La strada è inesistente e l’immondizia è stata buttata a palate. Potrebbe essere definita anche come cimitero delle auto la stradina di via della Transumanza a Trinitapoli, vicino al gommista, data la grande quantità di pezzi di macchine buttati fra le dune di terra. Secondo il progetto iniziale i pedoni avrebbero potuto camminare su un marciapiede che in realtà è stato costruito, ma è letteralmente coperto da erba alta e un albero di fichi. Basti pensare che il sacchetto buttato da chi non fa la differenziata è la cosa più banale che si possa trovare. Insomma, lo scenario è proprio quello del lotto di una discarica in cui buttare tutto ciò che non serve più: materassi, vecchi giocattoli, mobili, scarti edili. Chiaramente in qualche modo tutta questa roba deve essere smaltita, altrimenti si accumulerebbe troppo, così c’è chi pensa di incenerire tutto a due passa dai terreni coltivati. Quindi si possono trovare mucchi di cenere con qualche residuo salvato dalle fiamme, come le bottiglie di vetro e le tanichette in ferro di combustibile, che magari fa da rialzo a dei terreni vicini.

Ciò che fa restare stupiti, oltre a tutti i tipi di rifiuti, sono i pezzi di auto smontati e buttati in quel punto. Si possono trovare: sportiere, ruote, paraurti, mascherine frontali, fanali, pezzi di elettronica, pure la sella di una moto. Un elenco lungo come se si stesse facendo l’inventario di uno scasso. Lungo la strada dissestata, come stata scritto sulla segnaletica, è stata buttata qualche sostanza che ha reso le pozzanghere verdi come se fossero inquinate con del veleno. In tutto questo c’è chi va a rovistare fra gli indumenti e gli scarti alimentari in cerca di cibo e di qualcosa per ripararsi dal freddo.