L’iter che porterà al nuovo Piano urbanistico generale è partito, uno strumento che ridisegnerà la città di Trinitapoli. Tre le macro fasi: Atto di Indirizzo; Documento Programmatico Preliminare (Dpp); Piano Urbanistico Generale (Pug).

La partecipazione: «L’esplicitazione degli obiettivi e la definizione delle forme di partecipazione devono segnare l’inizio di una stagione nuova del governo del territorio – spiega il sindaco Francesco di Feo – , e costituire l’avvio di un percorso di costruzione di una visione del futuro della città e del circondario”.

Scenari di riferimento: «Il nuovo strumento sarà integrato con le normative vigenti – chiarisce l’assessore all’Urbanistica, Emanuele Losapio – , anche in materia di recupero edilizio dell’esistente, ma anche e soprattutto col Piano di Territoriale di Coordinamento della provincia di Barletta-Andria-Trani, l’elaborazione del un Piano Strategico di Area Vasta Vision 2020 e più importante in Pptr della Regione».

Il rapporto con il Prg vigente: Il Piano regolatore generale vigente, approvato tra il 1999 ed il 2005, è un dato e un dispositivo con cui necessariamente confrontarsi e con il quale definire modalità di rapporto, di continuità e di rottura. «Il Prg denuncia evidenti limiti, sia di ordine strutturale (forte orientamento verso l’espansione edilizia e scarsa attenzione verso i temi della riqualificazione urbana) – evidenzia Giustino Tedesco, già assessore all’Urbanistica, oggi titolare della delega ai Lavori Pubblici – , sia di ordine operativo (normativa spesso generica e contraddittoria), che hanno reso oltremodo complessa la sua attuazione in questi anni. Le caratteristiche dimensionali-territoriali, la collocazione geografica, il patrimonio ambientale e storico del territorio di Trinitapoli, la presenza delle saline, sono tutti fattori che esprimono un potenziale di risorse notevole. Un territorio così vasto e così diverso è in quanto tale fonte di possibili occasioni». «A fronte di queste caratteristiche e di queste risorse – aggiunge Losapio – , si riscontrano numerosi punti di debolezza. Il sistema economico appare debole e poco dinamico, il tessuto produttivo poco articolato e poco specializzato. Turismo, agricoltura, attività produttive, terziario non manifestano livelli significativi di sviluppo, non sono rapportate alle potenzialità del territorio. La valorizzazione delle risorse presenti nel territorio appare piuttosto scarsa. La stessa offerta turistica è ancora inadeguata alle opportunità e alle ricchezza del territorio. Le risorse a disposizione non sono ancora percepite come fattori di identità e di crescita complessiva: quindi capaci di produrre ricchezza economica, sociale e culturale».

Obbiettivi e azioni del Pug: Diversi gli elementi per centrare gli obiettivi del nascente Pug: la campagna come paesaggio, la campagna come ambiente, la campagna come attività. E ancora, la forma urbana: la città storica, la città consolidata, da riqualificare, da costruire, quella produttiva, quella storica, ed i nuovi insediamenti produttivi. «La riscoperta del territorio ha come obiettivo anche quello di rendere un’immagine dello stesso – commenta il sindaco di Feo – che ne possa restituire anche il senso, oltre che il valore, che sappia essere una mappa di beni e di luoghi collettivi, intesi come elementi identitari. Per portare avanti questo progetto, a lungo sostenuto anche nell’ultima campagna elettorale, ci doteremo di un apposito Ufficio di Piano».