Una pistola semiautomatica calibro 9 millimetri a salve modificata per far esplodere cartucce dello stesso calibro corto. Con questa arma il pasticcere di Barletta, Angelo D’Argenio di 51 anni, ha ferito alle spalle e al costato il contadino Luigi Bollino, suo concittadino di 69 anni, nelle campagne di zona Serrone a Trinitapoli, poco distante dalla stazione di Candida, lo scorso 21 febbraio. A confessarlo è stato lo stesso D’Argenio che ha ammesso le sue responsabilità davanti al Gip del Tribunale di Trani, Angela Schiralli, che ha convalidato l’arresto.

La Polizia ha ritrovato l’arma clandestina a Barletta nascosta in un mobile all’interno di un box utilizzato dal pasticcere. D’Argenio dopo aver ferito il contadino ha tentato di cancellare le tracce lavando la sua auto, come testimoniano le immagini acquisite dalle telecamere di videosorveglianza dell’autolavaggio. Il movente del tentato omicidio, lo ricordiamo, è dovuto a dei dissidi condominiali sfociati in alcune cause civili. Adesso le indagini continuato per identificare chi abbia modificato e venduto la pistola al 51enne.