Un sequestro lampo per un bottino magro. A Trinitapoli la sera dello scorso 12 maggio, lungo la SP13 che collega la cittadina ofantina con Margherita di Savoia, 2 forse addirittura 3 malfattori, quasi certamente a volto coperto, hanno fermato e trattenuto una donna di 45 anni, moglie di un gioielliere del posto, per circa mezzora. La dinamica è stata delle più classiche: i malfatti armati di fucile hanno intimato alla donna di fermarsi, trattenendola a bordo della sua auto. Col cellulare della vittima hanno contattato il marito chiedendogli il contenuto della cassaforte in cambio della libertà della 45enne. Scambio che non è potuto avvenire, perché la cassaforte era già stata chiusa con un sistema temporizzato di protezione che consente di aprirla sono nelle fasce oraria stabilite. Un colpo quasi a vuoto, perché il gioielliere per liberare la donna ha consegnato degli oggetti di bigiotteria di poco valore che erano esposti in vetrina.

I Carabinieri hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona e hanno avviato le indagini.