Stazione Barletta

Non solo non si restituisce ciò che alcuni anni fa è stato tolto ma si istituisce anche una nuova corsa per la capitale che non guarda assolutamente alla realtà di un intero territorio, “strozzando” nei fatti il trasporto ferroviario nella Regione. La vicenda è quella che riguarda il nuovo collegamento Foggia-Roma che dovrebbe entrare in funzione dall’inizio del prossimo mese e che, stando alle prime notizie diffuse, partirà alle 5.20 dal capoluogo dauno. In nessun comune della Bat (di quelli serviti da Fs), al momento,  c’è un treno che consenta ai viaggiatori di arrivare a Foggia alle 5 di mattina.

Gli utenti che, invece, riusciranno a prenderlo dovranno rientrare in Puglia alle 18, un orario che non consente di vivere la giornata romana, che sia dettata da ragioni di studio, lavoro o questioni personali, a pieno. «Insomma – commenta Ruggero Di Noia, segretario generale della Filt Cgil Bat – non solo pochi collegamenti dalla Puglia a Roma ma anche mal organizzati. Ora nell’arco della giornata abbiamo tre coppie di treni veloci Frecciargento e una coppia di treni Intercity a collegare Barletta a Roma, la metà delle corse di alcuni anni fa con l’ultimo treno che parte dalla capitale alle 18, poi se ne riparla il giorno dopo. Apprezziamo certo il fatto che si sia istituita una corsa veloce ma sarebbe necessario istituire un collegamento da Barletta a Foggia, se non anche da Bari, affinché questo nuovo treno possa essere un vantaggio anche per gli altri territori». «Questa nuova corsa decisa da Trenitalia – aggiunge il segretario generale della Cgil Bat, Giuseppe Deleonardis – pur essendo un fatto apprezzabile non garantisce a questo territorio un servizio idoneo. Da Andria, Barletta o Trani bisognerebbe muoversi alle 4 di mattina per riuscire a prendere quel treno ma soprattutto con mezzi propri visto che non c’è un regionale che parta così presto per la capitanata. Viene praticamente istituita una linea che strozza la Regione e taglia fuori tutte le altre cinque province pugliesi. Serve, dunque, una rimodulazione capillare delle corse nell’ottica del potenziamento del trasporto e del miglioramento del servizio per l’utenza».