«Dues vult» ed «E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te». La prima frase proviene dal latino e vuol dire: Dio lo vuole, motto di origine medievale utilizzato da Pietro l’eremita per arruolare crociati per la prima crociata definita dei pezzenti, utilizzato anche come motto dai Cavalieri del Santo Sepolcro, la seconda è una citazione biblica tratta dal libro del profeta Ezechiele 25,17 riportata nel film “Pulp Fiction”, del regista Quentin Tarantino, pronunciata da un sicario prima di giustiziare 3 giovani che avevano tentato di gabbare il boss con una partita di droga. Tornando ai giorni nostri, sono le due scritte fatte la notte scorsa da mano ignota sul muro dell’abitazione del maresciallo della Polizia Municipale di Trinitapoli, Matteo Esposto. Lette così, potrebbero sembrare delle minacce, ma potrebbe essere anche l’opera di un vandalo che ha scelto casualmente quelle mura da imbrattare.

È subito arrivata la solidarietà del presidente del Consiglio comunale, Nicoletta Ortix, che a nome di tutti i consiglieri ha affermato: «Restiamo vicini al maresciallo Esposto come cittadini grati per quanto svolge giornalmente e ci attendiamo che gli inquirenti facciano luce sull’accaduto». Parole di solidarietà anche dal vicesindaco Andrea Minervino che ha dichiarato: «Siamo preoccupati per quanto sta accadendo e ne parleremo col sindaco – Francesco di Feo – in Prefettura con sua eccellenza Clara Minerva».