«Ci è stato negato il tesseramento». Dopo 5 mesi nel circolo del Partito Democratico di Trinitapoli si ripresenta la stessa situazione: ai consiglieri comunali Lillino Barisciano e Donato Piccinino, con altri 7 iscritti che alle scorse amministrative hanno sostenuto la lista “I Tre Cavalli”, non sono state consegnate le tessere. «Barisciano ed io – ha affermato Piccinino – nei giorni scorsi ci siamo recati al circolo cittadino del Pd e ancora una volta non ci è stato concesso di iscriverci. La stessa esperienza è capitata ad altri attivisti che hanno sostenuto la nostra lista. Pare che ci sia un nuovo ricorso presentato alla Commissione di Garanzia». Questa storia infinita nasce nel 2016, precisamente durante le amministrative che riconfermarono il sindaco Francesco di Feo alla guida del Comune ofantino. In quella tornata elettorale i componenti del Pd si divisero nelle due liste del centro sinistra: “Trinitapoli nel Cuore” con Anna Maria Tarantino candidato sindaco e “I Tre Cavalli” con candidato Lillino Barisciano. Secondo i vertici del partito guidato da Maria Andriano, i Tre Cavalli avrebbero formato una lista opposta a quella di Tarantino sostenuta dal Pd. infatti il 21 marzo scorso il circolo casalino ha inviato alla Commissione di Garanzia Regionale una richiesta di cancellazione dall’anagrafe degli iscritti per i due consiglieri più altri 7 componenti che hanno appoggiato Barisciano. Una richiesta fatta sulla base dell’articolo 2 comma 9 dello statuto del Pd che vieta il tesseramento per due anni a chi in campagna elettorale rientra in una lista opposta a quella del Pd. Caso poi passato alla Commissione di Garanzia Nazionale.

«La Commissione Nazionale – ha continuato il consigliere – si è espressa già ad aprile, accogliendo le nostre tesi e reintegrandoci nell’anagrafe degli iscritti. Infatti nel 2016 abbiamo ricevuto le nostre tessere. Però l’atteggiamento ostativo da parte dei vertici cittadini nei nostri confronti continua. Chiediamo l’intervento dei superiori affinché si possa porre fine a una situazione che non riguarda solo le nostre persone. Il Pd è in uno stato comatoso: non c’è un’iniziativa politica, nessun coinvolgimento, neanche una richiesta di coordinamento nel Consiglio comunale». Sugli scranni della minoranza, va chiarito, siedono Anna Maria Tarantino, consigliere regolarmente tesserato al Pd, e i due consiglieri ancora in stand-by ma di fatto appartenenti allo stesso suo partito. «Facciamo respirare il Pd, ormai diventato una realtà chiusa che tiene fuori persone, idee e risorse di cui in realtà ha bisogno – ha concluso Piccinino -. Il partito se vuole rinnovarsi, deve farlo in questa fase imminente al Congresso Provinciale. Abbiamo vissuto una stagione negativa. Adesso c’è l’esigenza di costruire una piattaforma politica intorno al Pd con un partito forte che sia un punto di riferimento nella nostra città di buona politica fatta con impegno, dedizione e competenza».