Pubblichiamo la nota stampa diffusa dal circolo cittadino di Trinitapoli del Partito Democratico in merito l’esternalizzazione del servizio di riscossione dei tributi approvata durante il Consiglio comunale svolto lo scorso 14 novembre.

«Cari concittadini, con una velocità estrema, all’ultimo consiglio comunale, la maggioranza insieme al consigliere del Movimento 5 Stelle, ha deliberato di esternalizzare la riscossione dei tributi. Tale decisione il primo cittadino Francesco di Feo la giustifica con l’inadeguatezza attuale dell’ufficio tributi. È nostro dovere far presente che se la “macchina amministrativa” rallenta, la responsabilità maggiore è da attribuirsi a colui che dovrebbe farla funzionare al meglio. Da un sindaco che ha fatto della lotta agli sprechi e dell’abbattimento del debito il suo biglietto da visita non ci aspettavamo l’esternalizzazione del servizio riscossione tributi. Anche a fronte delle recenti esperienze negative in materia, il Pd ritiene irragionevole la scelta dell’Amministrazione».

«L’ufficio preposto non è stato messo in condizione di svolgere pienamente il proprio ruolo, oggi appare fin troppo superficiale e sbrigativa la soluzione di affidare la gestione dei tributi locali ad una società privata esterna. Le difficoltà dell’ufficio possono essere superate mirando a potenziare alcuni segmenti, in particolare sul controllo del territorio e recupero della evasione o elusione. Il Comune deve però restare pienamente titolare del servizio tributi, conservare potestà decisoria e autonomia gestionale. I cittadini di Trinitapoli sono a conoscenza di quale risultato porterà questa scelta? Una società privata sarà unicamente attenta ad inseguire i propri utili e comporterà oneri aggiuntivi per il contribuente».

«Agli agenti della riscossione spetta un aggio per l’attività svolta, oltre il rimborso delle spese sostenute, questo costituirà un “doppio costo” per i cittadini di Trinitapoli che si troveranno a pagare il tributo (già al massimo) e adesso anche il costo della gestione dello stesso, finendo nel “mercato delle attività tributarie”. Il nostro partito contrasta questa scelta e propone alla maggioranza di attuare una migliore regolamentazione degli strumenti e delle procedure, un Comune che si struttura con un percorso di compliance con i propri cittadini. È un invito al sindaco a seguire la strada più equa per i cittadini e non la più facile per l’Amministrazione».