«Scriveremo alla Rai per lamentarci del disservizio del digitale terrestre per le reti pubbliche». Il sindaco Francesco di Feo annuncia una lettera aperta da inviare alla Televisione di Stato, a sottolineare il fatto che sempre più spesso anche a Trinitapoli il segnale è debole e la visione della Tv risulta compromessa.
Ormai già da qualche anno il digitale terrestre ha soppiantato il segnale analogico nei televisori. Una nuova legge impone la sostituzione degli attuali digitali terrestri (DVB-T) con quelli del formato DVB-T2, a partire dal 2020 spesso, nel mezzo di una trasmissione, appare una snervante dicitura del tipo “assenza di segnale”, a causa del fatto che la nuova tecnologia consente o di guardare con segnale perfetto o fa saltare del tutto la visione. Le cause del segnale “sporco”, spesso sono legate alla morfologia del territorio ed alla collocazione dei trasmettitori: disservizi, comunque, che ricadono sulla gente, ma imputabili ai gestori della rete di trasmissione.

«Inaudito che la Rai metta le mani in tasca ai cittadini – osserva di Feo – pretendendo un canone annuale forzato, addirittura addebitato nella bolletta Enel, come disposto dal Governo di Matteo Renzi. Insomma, non solo non si può scegliere liberamente se usufruire o no dei servizi Rai, non solo si paga il canone in una bolletta su un’utenza essenziale come quella dell’energia elettrica, ma paradossalmente neppure si vede. Riteniamo sia inconcepibile, soprattutto pensando a quelle fasce più deboli della popolazione: anziani, ammalati, persone sole in particolare hanno la Tv come unica finestra sul mondo. Inaccettabile che si paghi un servizio inesistente o inefficiente, che aggrava i disagi».