«A salvare Sia Srl possono essere solo l’unità del Consorzio e l’appoggio non invasivo della Regione Puglia, a difesa dei lavoratori e della nostra impiantistica». Francesco di Feo commenta e sintetizza così la conferenza stampa di questa mattina, con la quale a Trinitapoli tutti i 9 Comuni del Bacino Fg 4 hanno chiesto al governatore Michele Emiliano ed al commissario straordinario dei rifiuti Gianfranco Grandaliano, di ripartire proprio dagli impianti, come unica strada per salvare la Srl di Forcone Cafiero. Chiesta quindi alla Regione una proroga di soli 2 mesi ad Aseco per le biocelle, mentre il concordato in continuità preserverà la Srl dall’aggressione dei creditori.

È effettivamente partito un percorso nuovo venerdì scorso a Foggia, in Prefettura. «Lì – racconta di Feo, dalla prima ora regista di un tentativo in questa direzione – , siamo passati dalla celebrazione del funerale di Sia Srl alla condivisione della necessità di cambiare rotta. La società che si diceva disponibile a rilevare il servizio non poteva assorbire tutti i lavoratori. Ma frattanto c’era in forse il futuro dell’Aia 66/2014, senza il cui rinnovo tutta l’impiantistica di Forcone Cafiero sarebbe diventato un monumento inutile. Abbiamo perciò versato 360mila euro per assicurare la polizza dell’Aia, garantendo anche le somme per l’emungimento del percolato. Su questi punti, per la prima volta, anche il presidente del Consorzio, Franco Metta, ha manifestato condivisione».

Ieri pertanto, il Consorzio Bacino Fg 4 ha dato il via libera alla polizza assicurativa a copertura dell’impiantistica compresa nell’Aia 66/2014, disponendo l’emungimento del percolato del V lotto della discarica. Allo stesso tempo, l’assemblea consortile ha chiesto ufficialmente la proroga in favore di Aseco per le biocelle (in scadenza oggi), in attesa che con la presentazione del concordato in continuità i Comuni possano finalmente davvero sottoscrivere contratti attraverso il Consorzio e non come singoli Aro. Parallelamente, i Comuni provvederanno a noleggiare i mezzi idonei per effettuare il servizio, mentre lo staff dell’amministratore unico Francesco Vasciaveo sarà arricchito da un supporto tecnico (legale e commerciale), che come primo compito dovrà sbloccare le somme necessarie al pagamento immediato degli stipendi ai lavoratori.

«Non abbiamo salvato Sia – precisa di Feo in conclusione – ma abbiamo certamente avviato un doveroso percorso che punta a rilanciare la nostra Srl ripartendo dai lavoratori a cui chiediamo pazienza e che ringraziamo per il senso del dovere nel non lasciare sporche le nostre comunità in queste ore. Ora è tempo di ripartire dagli impianti, dalle biocelle e dal VI lotto di discarica. In sostanza, ripartire dall’Aia 66/2014 fin qui non sfruttata. I prossimi giorni saranno decisivi per capire se questa sarà la strada giusta».