Una vera e propria giornata di festa. Una di quelle giornate che ha cambiato la vita a 103 persone e, di conseguenza a 103 famiglie. 47 infermieri, 10 tecnici di laboratorio, 9 tecnici di radiologia, 9 medici di diverse discipline, 8 psicologi, 2 veterinari, 3 collaboratori amministrativi e poi ancora dietisti, logopedisti, educatori, assistenti sanitari, ostetrici, biologi, fisici e autisti: tutti hanno firmato stamane il contratto a tempo indeterminato con la ASL BT. 103 persone in possesso dei requisiti per la stabilizzazione grazie al Decreto Madia.

«Abbiamo seguito l’iter definito dal Decreto Madia – dice Alessandro Delle Donne, Direttore Generale Asl Bt – e oggi siamo davvero molto felici di firmare questi 103 contratti a tempo indeterminato che per noi significano molto. La qualità del lavoro in un sistema complesso, quale quello sanitario, fa la differenza sia da un punto di vista clinico che amministrativo. La stabilità lavorativa garantisce maggiore serenità, la firma di un contratto a tempo indeterminato è sinonimo di valorizzazione delle professionalità e delle competenze acquisite. La stabilità lavorativa aumenta lo spirito di appartenenza all’azienda, oltre a essere massima espressione di civiltà giuridica».

Una cerimonia svoltasi a Trani, all’interno della sala conferenze del PTA, ed a cui non ha voluto mancare il Governatore della Regione, Michele Emiliano che ha ricordato nel suo intervento che la Puglia assumerà nei prossimi mesi ancora altro personale tra cui almeno 2mila medici, mille infermieri ed oltre 3mila operatori. La sanità pugliese sconta circa 15mila addetti in meno rispetto all’Emilia Romagna a parità di popolazione e circa 800 milioni di euro in meno di budget. Ora però è il momento di colmare questo gap dopo anni di piano di rientro ed accordi sottoscritti con il Ministero e la redazione del Piano di riordino sanitario.

«La Direzione Strategica e l’area del Personale in questi mesi hanno lavorato duramente per giungere alla firma di oggi, garantendo il pieno rispetto dei passaggi di legge – aggiunge Delle Donne – ai dipendenti che oggi sottoscrivono il loro contratto a tempo indeterminato dopo anni di precariato vanno gli auguri miei e di tutta l’azienda. Auguriamo a ciascuno di loro di continuare a lavorare con un entusiasmo e una passione rinnovati».

Dalla stabilizzazione odierna, tuttavia, mancano ancora altri addetti della sanità per cui la Regione dovrà intervenire con altri e specifici concorsi o avvisi pubblici.

Tra foto, momenti di commozione, firme e gioia finisce il precariato per il centinaio di lavoratori che da molti anni, tra cui gli storici con 12 o 7 anni.