Era stato tutto anticipato. Crisi, addendum e causa: i Tre Cavalli affermano di aver avvisato cittadini e amministratori su quali sarebbero stati i rischi, ma a quanto pare non sono stati ascoltati. Adesso la situazione non è delle migliori con un’azienda, la Sia, che vuole spremere un comune, quello di Trinitapoli, che ha già fatto un anticipo di bilancio di 380mila euro che a questo punto non serve più a nulla. «Non ci voleva un mago per anticipare ciò che poi è accaduto – secondo il capogruppo Lillino Barisciano -. L’avamo detto in campagna elettorale, nonostante le rassicurazioni false del sindaco – Francesco di Feo -. Purtroppo chi sta pagando le spese sono i cittadini. Ciò che duole è vedere una maggioranza che non si ravvede minimante e non riconosce le proprie responsabilità, addossando le colpe alla regione e al suo preside Michele Emiliano, alla Sia, senza mai dichiarare che sono parte dell’azienda. Anzi, fra i 3 consiglieri del consiglio di amministrazione uno è stato indicato proprio dal Comune di Trinitapoli. Insomma, scaricano sempre la colpa su altri come se loro non centrassero nulla».

Chiaramente tutti i 10 comuni del bacino Foggia 4 sono la Sia, in quanto l’azienda vive grazie al capitale investito dagli enti. «Il servizio – continua Barisciano – è disorganizzato. Al di là delle vicende politiche e amministrative, ci sono cose assurde e inutili che non servo a nulla se non a far lievitare i costi. Noi abbiamo dato la nostra disponibilità a partecipare con nostre proposte, a confrontarci. In consiglio comunale ho anche chiesto di fare una sorta di sfida di contenuti in modo da scegliere la peoprosta migliore, ma nessuno ci ha ascoltato. Abbiamo chiesto di partecipare lo scorso 17 agosto alla prima riunione con la Sia e ci è stato detto che noi eravamo esclusi. Continuano a tenerci fuori, decidono tutto da soli e purtroppo loro hanno la maggioranza. I risultati si vedono: costi esorbitanti, città sempre più sporca, ci sono insetti, zanzare, mosche e ratti che ormai abitano Trinitapoli. Questa storia non può continuare. Noi avremo un confronto coi cittadini per avanzare proposte, cambiare verso perché non si può continuare in questa maniera».