«Prendiamo atto che sia venuta meno la possibilità di una interlocuzione pacifica tra maggioranza e opposizioni sui rapporti con Sia Srl». I capigruppo di maggioranza commentano così la manifestazione di giovedì, quando M5S, Trinitapoli nel cuore e Cavalli e l’ex sindaco di San Ferdinando, Michele Lamacchia, hanno dato vita ad un improvviso dietrofront sulla possibilità di una transazione che vada a riequilibrare il corrispettivo per la raccolta ed il trasporto dei rifiuti. Dopo l’evento all’auditorium dell’Assunta, gli stessi capigruppo di maggioranza hanno firmato un documento con cui dichiarano “conclusa” la collaborazione intrapresa nella commissione permanente istituita ad hoc.

Andrea Minervino (Destra protagonista), Antonietta de Lillo (Fabbrica del Futuro), Ludovico Peschechera (Non si ferma una città che cresce), Giustino Tedesco (Rinascita Trinitapolese 2.0) chiudono le porte al dialogo dopo quanto accaduto all’Assunta: «Dapprima una mozione tirata fuori all’improvviso – spiegano dalla maggioranza – che mirava a far fallire Sia Srl. Ora, questo nuovo attacco infarcito di falsità, a denotare soltanto la piena adesione delle minoranze trinitapolesi e sanferdinandesi al populismo. Non cercano soluzioni al problema, ma provano ad agitare le folle». E i numeri della serata all’auditorium restituiscono un quadro con qualche decina di protagonisti delle sinistre dei 2 centri ofantini.

In effetti, da quando questa estate era stata costituita la commissione su Sia, prove di dialogo interforze erano state avviate: «Le stesse opposizioni in coro – aggiungono i capigruppo di maggioranza – hanno chiesto che la Srl di Forcone Cafiero venisse salvata da un forte intervento della Regione Puglia, che è un Ente governato dalla loro parte politica e che ad oggi non ha concretizzato l’annuncio dell’ingresso nella gestione della impiantistica. Di questo dovrebbero occuparsi le sinistre locali».

Minervino, de Lillo, Peschechera e Tedesco ricordano anche la giusta intuizione del Comune di Trinitapoli, a proposito della transazione del 2016, anche davanti al Tar, che invece ha dato torto al sanferdinadese Lamacchia che si rifiutava di riconoscere a Sia l’adeguamento del corrispettivo per le spese del servizio dei rifiuti. «Questa amministrazione – aggiungono – a differenza del passato ha stipulato un contratto con Sia, che è ancora in vigore e che manterremo invariato fino a quando non ci sarà un nuovo accordo di Aro. E non sottoscriveremo alcun addendum».

Ma se la commissione permanente aveva unanimemente scelto di remare in accordo nella stessa direzione, l’evento di giovedì rappresenta il punto di rottura: «Avremmo preferito continuare il confronto ed il dibattito in commissione – concludono – ma da sinistra c’è stato il preciso intento di chiudere quell’esperienza di interlocuzione, a vantaggio della città. Ne prendiamo atto, come prendiamo anche coscienza del fatto che queste opposizioni non abbiano mai presentato su questo tema delle proposte credibili e risolutive, preferendo soltanto buttarla in rissa. Sperando ancora che dalle opposizioni si dismettano i panni di cacciatori di streghe, andremo avanti, perché noi abbiamo la responsabilità di amministrare la città e dare soluzioni reali ai problemi».