Comunicato stampa del comune di Trinitapoli.

«”È il giorno della autodeterminazione del territorio, unito per un obiettivo comune”. Francesco di Feo commenta e sintetizza così il Consiglio comunale di ieri pomeriggio, con convocazione estesa all’amministrazione di San Ferdinando di Puglia, per discutere di Aro Bt3: i due Comuni della Bat si potranno avvalere della Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti, verso un nuovo contratto unico di Ambito di Raccolta Ottimale».

«BASSO TAVOLIERE UNITO | In aula, 2 dei Comuni interessati: Margherita di Savoia assente, ma solo per ragioni contingenti: “La condivisione rispetto al problema è totale – precisa il sindaco di Trinitapoli – ma l’approssimarsi delle amministrative ha determinato l’assenza degli amici di Margherita”».

«Trinitapoli e San Ferdinando, con i sindaci di Feo e Salvatore Puttilli, da tempo puntualizzano il proprio disagio all’interno del Consorzio Bacino Fg 4. “Lo sforzo di uscire dall’Aro foggiano – spiega di Feo – indica la necessità del nostro comprensorio di essere meglio rappresentato all’interno del Consorzio stesso, con maggiore poluralità. Nei rapporti ormai tesi serve un arbitro, una figura terza che riteniamo possa essere appunto il nuovo Aro, al quale devono per legge (L.R. n. 24 del 2012 e la D.G.R. n. 2147/2012) legati i servizi erogati di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti”».

«ESIGENZA DI RISPETTO | La stessa cosa è successa per la situzione di stallo dopo il rallentamento nella costruzione del VI lotto di discarica, legato alla posizione del presidente del Consorzio Franco Metta: impiantistica ferma, mancati introiti e aggravio di spese per biostabilizzazione e stoccaggio in altrui strutture. “In quel caso – ricorda di Feo – abbiamo chiesto a gran voce l’ingresso della Regione Puglia, attraverso Aseco. E auspichiamo un rapido avvio della biostabilizzazione di Sia Srl”».

«Oggi San Ferdinando e Trinitapoli si distanziano e si autodeterminano: “Stiamo solo lanciando un messaggio al Consorzio – precisa il primo cittadino casalino – affermando gli interessi delle nostre comunità: contrariamente ad altri Comuni noi non siamo morosi con Sia, siamo pronti a sottoscrivere nuovi contratti, ma a patto che ai costi corrispondano servizi ai nostri cittadini. Allo stato attuale c’è bisogno di ristabilire oggettivamente gli equilibri, nel rispetto e nella tutela dei lavoratori, dei cittadini e dello sforzo economico che i cittadini stanno sostenendo”».