Nonna Chiara, trinitapolese doc, spiega le ricette per Carnevale: dalle pettole alle chiacchiere, passando dai carciofi ripieni o gratinati, alla parmigiana di violetto, ai torchi e seppie. Immancabili, le orecchiette, perché mangiare tanto serve a prepararsi, secondo l’usanza religiosa, al periodo della Quaresima. Nel costante intreccio tra tavola e spirito, nei 40 giorni prima di Pasqua, menù leggero: niente carne, ma solo pesce, formaggi e verdure. Per festeggiare la Resurrezione di Cristo, nuovamente dolci: pasta di mandorle variamente decorata e squarcelle.

Nonna Chiara ha tutto a mente, nessuna ricetta è scritta. Così, ha appreso tutto da sua nonna e sua madre. Perché nei suoi 83 anni ha imparato volentieri a sbrigare tutte le faccende di casa. Ma queste tradizioni rischiano di perdersi nel tempo, in un futuro non lontano a cui lei (prima figlia, poi moglie, ora nonna e bisnonna amorevole) guarda con sfiducia. E non solo perché nell’era del consumismo nessuno vuol più imparare a cucinare secondo la tradizione: «Si è perso l’amore per le cose vere», rivela nel giorno di San Valentino, con gli occhi lucidi. Ed ai giovani, oltre ai suoi sapori, tramanda il messaggio più grande: «Educazione ed amore». Perché cucinare per le persone a cui si vuol bene è probabilmente già una forma d’amore.