I progetti utili alla collettività sono ai nastri di partenza: l’Ambito “Tavoliere meridionale” del Piano sociale di Zona sarà presto in grado di erogare 270mila euro in favore di un massimo di 523 cittadini di San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli e Margherita di Savoia, tra aventi diritto al reddito di cittadinanza e destinatari del Red 3.0.

Questa mattina, la presentazione dei Puc presso il Comune di San Ferdinando: presenti i 3 assessori ai Servizi sociali, Arianna Camporeale, Maria Iannella e Grazia Damato; la responsabile unica del procedimento, Maria Giulia Distasi; l’equipe composta da Valentina Carone, Claudia Monopoli, Stella Marta (assistenti sociali dell’ambito); la psicologa, Agnese Capurso; i sindacati ed il consigliere sanferdinandese Pino Zingaro.

Si tratta di progetti che variano da 8 a 16 ore settimanali e vedranno impegnati i cittadini residenti nei 3 Comuni dell’Ambito per mansioni di pubblica utilità, che sostanzieranno il sussidio percepito. I progetti potranno riguardare sia un nuovo servizio, sia il potenziamento di un’attività esistente, ma non sostitutiva di quelle ordinarie, né saranno in alcun modo assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo.

«Ogni Comune potrà occuparsene in modo autonomo o associato – spiega l’assessore Damato – , purché gli aventi diritto partecipino ai bandi nel proprio Comune di residenza».

«Siamo tra gli Ambiti più virtuosi in Puglia – commenta l’assessore Iannella – passando da 103mila euro dell’anno scorso ai 270mila di quest’anno, da investire a vantaggio della collettività, dando una prospettiva di inserimento lavorativo a chi presterà servizio».

«L’approccio “smart” che questo Ambito vuole dare – osserva l’assessore Camporeale – prevede diverse attività pro-attive che vanno dalla comunicazione on-line attraverso i canali social più diffusi all’ascolto face-to-face. L’idea è di creare una connessione completa e continuativa tra gli uffici di Ambito e i percettori di Rdc. I quali sentendosi coinvolti in diverse attività, potranno abbandonare l’angolo oscuro dell’emarginazione che spesso chi perde il lavoro è costretto a conoscere. Tutto questo sarà possibile grazie ai fondi Pon che ci hanno consentito di assumere una equipe multidisciplinare composta da 7 elementi»