Con l’emergenza sanitaria in corso le Istituzioni e le Forze dell’Ordine sono in prima linea anche per contrastare efficacemente possibili episodi di violenza domestica nei confronti dei soggetti più deboli (donne o minori in condizioni di difficoltà), che potrebbero ulteriormente aggravarsi in questo periodo di isolamento domiciliare. A questo proposito, è disponibile per tutti “YOUPOL”, l’app della Polizia di Stato per segnalare i reati di violenza che si consumano tra le mura domestiche. Le segnalazioni, alle quali sarà possibile anche allegare foto e video, potranno essere georeferenziate.

“YouPol” è infatti un’applicazione informatica scaricabile molto facilmente su ogni smartphone attraverso la quale si può entrare in contatto diretto con la Polizia di Stato per segnalare, anche in forma anonima, episodi di droga, bullismo e violenza domestica. «Ogni cittadino è parte responsabile della vita democratica del Paese ed è per questo che ciascuno di noi deve cercare di concorrere al miglioramento della vivibilità del territorio e della qualità della vita di chiunque, soprattutto se si tratta di coloro che sono in condizioni di maggiore difficoltà o fragilità – ha dichiarato il Prefetto di Barletta Andria Trani Maurizio Valiante -. YouPol è infatti uno strumento fondamentale proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto all’affermazione dei valori della giustizia contro ogni forma di sopruso. In un periodo così delicato per l’emergenza sanitaria in atto, è possibile anche sentirsi minacciati tra le proprie mura domestiche. Per questo, YouPol può rappresentare un aiuto necessario per consentire alle vittime ed ai testimoni di episodi di violenza domestica di poter chiedere aiuto alla Polizia di Stato».

Si invitano dunque le Associazioni del terzo settore, i Centri Antiviolenza meritoriamente presenti sul territorio, i Servizi Sociali dei Comuni della provincia e tutta la rete che opera a sostegno delle fasce più vulnerabili della popolazione a promuovere l’utilizzo dell’applicazione “YouPol” nei confronti dei soggetti più esposti. Analoghe iniziative di sensibilizzazione sono state già avviate dalle Forze dell’Ordine, su preciso invito in tal senso giunto dal Capo della Polizia, sempre in un’ottica di valorizzazione dei principi di legalità e giustizia sociale, a tutela delle fasce più deboli.