Una circolare inviata ai Prefetti dal Capo del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno e pubblicata sul sito internet dello stesso Ministero, fornisce alcune indicazioni sulle cerimonie funebri, di nuovo consentite a partire dal 4 maggio, che dovranno svolgersi seguendo una serie di misure anti Covid-19. Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile scorso ha stabilito che possono partecipare alle cerimonie funebri al massimo 15 congiunti, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni personali e rispettando le regole sul distanziamento. Le cerimonie dovranno inoltre essere circoscritte esclusivamente in un edificio di culto o in un luogo all’aperto, svolgendosi comunque in un tempo contenuto;  una volta terminato il funerale, i partecipanti dovranno allontanarsi evitando assembramenti e, soprattutto, cortei di accompagnamento del feretro; tutti i riti previsti dovranno comunque compiersi nel medesimo luogo in cui viene celebrata la cerimonia funebre; nel caso in cui venga celebrata la Messa, dovrà essere evitato il contatto fisico e lo scambio del segno della pace, in continuità con le disposizioni ecclesiastiche già emanate.

Confermata la necessità, per i partecipanti, di indossare i dispositivi di protezione personale; in caso di celebrazione in un luogo chiuso, sarà necessario assicurare che il locale garantisca una capienza adeguata al distanziamento e sia previamente sanificato.

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dello scorso 26 aprile dispone inoltre nuove misure sulle attività produttive industriali e commerciali con efficacia a far data dal 4 maggio 2020, con conseguente cessazione degli effetti delle precedenti disposizioni in materia previste dal DPCM del 10 aprile. Le imprese che riprenderanno la loro attività a partire dal 4 maggio possono già svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura fin dal 27 aprile.  Per quanto riguarda invece le imprese le cui attività restano sospese, è ammesso esclusivamente l’accesso ai locali aziendali per lo svolgimento di attività di vigilanza, di attività conservative e di manutenzione, di attività inerenti la gestione dei pagamenti, di attività di pulizia e sanificazione, spedizione verso terzi di merci giacenti in magazzino, ricezione in magazzino di beni e forniture.  A tali fini queste ultime imprese dovranno inviare le relative comunicazioni alla casella di posta elettronica certificata   [email protected]     dal titolare/legale rappresentante dell’azienda interessata, indicando nell’oggetto   “DPCM 26 aprile 2020 – Comunicazione attività” , utilizzando,  a far data dal 4 maggio 2020,  esclusivamente  il modulo presente sul sito internet della Prefettura.

Nel frattempo proseguono serrati i controlli delle Forze di Polizia nel territorio della provincia di Barletta Andria Trani per il rispetto delle misure governative finalizzate al contenimento della diffusione del virus. Dall’11 marzo scorso, infatti, le persone controllate sono 64.915; le denunce per violazione dell’art. 650 del Codice Penale sono 1.689, mentre 70 quelle per violazione degli articoli 495 e 496 del Codice Penale; le persone sanzionate ai sensi dell’art. 4, comma 1, del Decreto Legge 19/2020, sono 3.441; 1, invece, la denuncia ai sensi dell’art. 260 R.D. 1265/1934 (art. 4, commi 6 e 7 D.L. 19/2020); a questi numeri si aggiungono 6 arresti ed 84 denunce per altri reati.

Gli esercizi commerciali complessivamente controllati sono 8.466, con 43 titolari denunciati per violazione dell’art. 650 del Codice Penale e 95 titolari sanzionati amministrativamente. Le chiusure di attività o esercizi ai sensi dell’art. 4, comma 2, del Decreto Legge 19/2020 sono invece 18. I controlli delle Forze di Polizia, con la collaborazione delle Polizie Locali ed il coordinamento della Prefettura, proseguiranno rigorosamente lungo il territorio provinciale per tutto il fine settimana, nel corso del quale sarà assolutamente necessario evitare ogni forma di assembramento.