«Ho appreso che un gruppo di Consiglieri di Trinitapoli ha presentato una mozione da discutere nel Consiglio comunale del prossimo 27 Maggio, per proporre di dare la denominazione di “Parco Partigiani” all’area verde attrezzata Pineta e di apporre, in essa, un cippo commemorativo con i nomi dei partigiani trinitapolesi. Non posso che esprimere il mio plauso, la mia soddisfazione e il sostegno dell’ANPI provinciale Barletta Andria Trani all’iniziativa che, oltre a onorare la memoria di chi si è battuto per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo, restituirebbe un pezzo di verità alla Storia della Resistenza italiana: la partecipazione di tanti meridionali alla Lotta di Liberazione. Basti pensare che, nel solo Piemonte, se ne contano circa 8000». Lo dichiara Roberto Tarantino, Presidente dell’ANPI BAT “Anna Mascherini e Francesco Gammarota”.

«Troppo poco però sino ad oggi si è parlato di loro, i testi di Storia in uso nelle scuole non ne fanno cenno e anche tra di noi, nelle nostre città, si è perso il ricordo di quelle donne e di quegli uomini che, lontano da casa, donarono il loro importante contributo per mettere fine al regime e all’ultimo, disperato tentativo di ripristinarlo attraverso la Repubblica sociale italiana di Salò. È vero, la Guerra di Liberazione fu combattuta prevalentemente al centro-nord ma, come afferma il giornalista e storico Pantaleone Sergi: “La futura democrazia ebbe anche una paternità meridionale”».

«Le ricerche storiche più recenti hanno fatto venire alla luce questa verità ormai inoppugnabile ed è tempo, per il Sud, di riappropriarsi con orgoglio di essa; è tempo che il ricordo dei partigiani nati nelle nostre città entri a far parte della nostra memoria collettiva, al di là di ogni visione di parte. Al momento sono stati censiti 19 partigiani nati a Trinitapoli che combatterono in Piemonte, il Liguria, nelle Marche, nel Lazio, e anche in Grecia e in Jugoslavia. Alcuni di loro morirono in combattimento o in un lager nazista o furono fucilati come il capitano Nicola Leone».

«L’intitolazione dell’area verde Pineta ai Partigiani – conclude il presidente ANPI BAT Tarantino – e l’apposizione di un cippo commemorativo servirebbero certamente, oggi e in futuro, a ricordarli».