«”Hei, uagliò”, e richiamava all’ordine i suoi ragazzi con autorevolezza e affetto». Il sindaco Francesco di Feo ricorda così Padre Bernardino Bucci, che si è spento questa mattina. Per decenni, aveva guidato la parrocchia dei Cappuccini, riempiendo l’oratorio di giovani: «anime da forgiare – ricorda di Feo – nella preghiera, con i campi scuola».

Lo stesso sindaco frequentava l’oratorio di Padre Bernardino, in gioventù: «Il suo impegno al fianco delle giovani generazioni era costante, alternando con sapienza momenti culturali e formativi al gioco e la spensieratezza dell’essere giovani e di crescere insieme».

Negli Anni 80, salvò decine di ragazzi dalla droga. «Fu un vero prete-coraggio, andando a scovare casa per casa chi era caduto nella trappola; quanti ne ha aiutati, portandoli nelle comunità di recupero, senza alcun timore di doversi scontrare con la criminalità che spacciava morte».

Padre Bernardino esigeva rigore e consapevolezza dai fedeli. «Con Enzo Arbore – aggiunge di Feo, commosso – organizzò veri e propri corsi di formazione sulle Sacre scritture, per preparare cattolici in grado di contrastare ogni degenerazione valoriale e la presenza di altre professioni religiose».

Da Terlizzi a Trinitapoli, sempre con la stessa forza ed al di sopra di ogni tentativo di strumentalizzazione. «Ci mancherà – conclude il primo cittadino – perché per intere generazioni di trinitapolesi è stato un secondo padre, una guida, un punto di riferimento umano, sociale e religioso. Ha contribuito con affetto ed autorevolezza a formare questa comunità».