Cresce in Puglia l’allarme per i furti di mandorle, già decimate per le gelate del marzo scorso, che valgono tanto oro quanto pesano. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia sulla base delle denunce degli agricoltori della provincia di Bari che si sono trasformati in vigilantes notturni e diurni contro i furti continui delle mandorle che nella campagna 2020 sono poche ma di straordinaria qualità.
«Le mandorle che si sono salvate dall’ondata di gelo di marzo vanno letteralmente a ‘ruba’ in campagna perché sono poche e di ottima qualità, per cui spuntano prezzi che allettano la criminalità locale. I nostri imprenditori si sono organizzati in ronde notturne e diurne, dormono addirittura in campagna”, denuncia Savino Muraglia, presidente Coldiretti Puglia. “Spesso gli agricoltori devono addirittura anticipare la raccolta – conclude Muraglia – proprio per tentare di contrastare i furti. Nel territorio tra Grumo, Palo e Toritto si tratta di vere e proprie squadre organizzate che agiscono tra la notte e le prime ore del mattino e riescono a ‘ripulire’ fino a 50 alberi alla volta. Chiediamo al Prefetto di Bari, molto sensibile al tema delle sicurezza nelle campagne, di intervenire con tempestività e fermezza».
In Puglia le mandorle sono prevalentemente coltivate nelle province di Bari e Brindisi – dice Coldiretti Puglia – rispettivamente con una produzione pari al 60% e al 20% dell’intera produzione pugliese, a seguire le province di Foggia, Taranto e Lecce. Ben il 96% della superficie regionale destinata a frutta in guscio è investita a mandorlo.
«I raid nelle campagne a caccia di mandorle sono un fenomeno che si ripete ormai senza soluzione di continuità da anni – insiste il presidente di Coldiretti Palo, Ezio Liantonio – e costringe gli agricoltori a vigilare di notte, perché sono tanti i casi che vengono segnalati quotidianamente, ma gli episodi si stanno registrando anche in pieno giorno. I nostri agricoltori stanno pagando le guardie campestri, guardiani privati, ma se non viene organizzata un’azione congiunta con le forze dell’ordine, saremo per l’ennesimo anno vittime indifese della criminalità. La raccolta delle mandorle – incalza Liantonio – dura per fortuna poche settimane. Siamo, però, molto preoccupati per la prossima raccolta delle olive, perché i nostri imprenditori non possono certamente vivere così per oltre 3 mesi, oltre alla preoccupazione per l’incolumità personale che non è certamente un problema trascurabile».
Attualmente in Puglia è destinata alla coltivazione del mandorlo una superficie pari a 19.428 ettari che fornisce una produzione totale di 264.670 quintali di mandorle, un terzo del totale nazionale (33%). Tali cifre, collocano la Puglia al secondo posto fra le regioni italiane, dopo la Sicilia, conclude Coldiretti Puglia.