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Emergenza Covid, zone “arancioni”: via libera alla ristorazione negli alberghi solo per gli ospiti

Dopo le richieste di chiarimenti delle associazioni di categoria ed in particolare di Federalberghi

«I ristoranti degli alberghi sono aperti per i clienti che vi alloggiano anche nelle zone arancioni e rosse». E’ la tanto attesa comunicazione giunta in giornata da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che tranquillizza le migliaia di albergatori sparsi nelle zone che, da ieri, sono considerate rosse o arancioni. Dunque anche in Puglia sarà consentito il regolare svolgimento dell’attività di ristorazione e prima colazione senza limiti di orario solo ed esclusivamente all’interno dell’albergo o della struttura ricettiva in cui si è alloggiati. Nella precisazione pubblicata dalla Presidenza del Consiglio, si specifica che in caso manchi il servizio all’interno dell’albergo o della struttura ricettiva, sarà possibile avvalersi di una ristorazione mediante asporto o mediante consegna a “domicilio” nei limiti di orario consentiti.

Sulla vicenda avevano protestato con grande forza le associazioni di categoria tra cui Federalberghi che ha richiesto al Governo l’esplicazione della norma per consentire a tutti i clienti di usufruire di un servizio essenziale a tutela del diritto delle persone all’alimentazione. Da Federalberghi spiegano però che sia il testo della domanda che la risposta «induce ad escludere la possibilità che i clienti degli alberghi consumino i pasti presso ristoranti esterni convenzionati qualora l’operatività degli stessi sia sottoposta a restrizioni».

L’appello di Federalberghi, infine, è a tutti gli albergatori e cioè quella di «controllare che l’erogazione del servizio avvenga solo ed esclusivamente ai clienti effettivamente alloggiati nelle strutture ricettive».

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