Dopo più di quindici anni dall’istituzione della Provincia di Barletta Andria Trani, un altro tassello nella costruzione dell’ente sembra esser ormai ad un passo: a tarda sera, ieri, il Consiglio Regionale ha approvato l’istituzione della sesta centrale operativa di emergenza urgenza del 118. La centrale operativa sarà all’interno del territorio della sesta provincia. In particolare il consiglio regionale ha approvato, all’interno della manovra di bilancio di previsione 2021, l’articolo 27 che specifica come entro sei mesi si provvederà all’attivazione. Le spese saranno a carico del fondo sanitario regionale.

La BAT è attualmente compresa nel territorio di competenza parzialmente della centrale operativa del 118 di Bari e parzialmente in quella di Foggia, un territorio molto grande. Nella Bat ad oggi sono operative 5 ambulanze Mike (con medico a bordo), 8 ambulanze India (con infermiere a bordo), 2 ambulanze Victor in supporto a 2 automediche. Sono inoltre operative 3 PFM (postazione fissa medicalizzata 118). «Oggi possiamo dire che finalmente anche il territorio Bat avrà una propria Centrale Operativa che garantirà un raccordo e un utilizzo più razionale delle ambulanze presenti sul territorio – ha spiegato il Direttore Generale dell’ASL BT Alessandro Delle Donne – Ringrazio i consiglieri regionali che hanno sostenuto l’iniziativa». Lo stesso Direttore Generale ha voluto anche specificare che sono in corso le procedure amministrative per l’attivazione di un’altra ambulanza India che coprirà la zona di Minervino Murge.

La richiesta della nuova centrale operativa, in realtà, arriva da lontano ed in particolare sin dal 2018 con una mozione a firma degli allora consiglieri regionali. Con l’arrivo della nuova amministrazione regionale, poi, è stato il gruppo di Fratelli d’Italia con primo firmatario Francesco Ventola, a far ripartire l’iter conclusosi poi ieri sera. L’emendamento era già stato approvato anche dalla Commissione Bilancio ed è stato poi votato all’unanimità da tutta l’aula. Soddisfazione nelle parole dei due coordinatori provinciali di FDI, Benedetto Fucci e Giuseppe Dipaola oltre che del primo firmatario Francesco Ventola. Presentato da alcuni consiglieri di maggioranza tra cui primo firmatario era Giuseppe Tupputi, anche un secondo emendamento, similare, dichiarato però inammissibile. Ora sarà necessario individuare in uno dei dieci comuni uno stabile idoneo ad accogliere la centrale operativa.