«Finalmente la macchina della vaccinazione é partita e ci offre una meravigliosa speranza per il prossimo futuro. Un plauso è doveroso nei confronti di tutti coloro che ognuno in relazione alle proprie competenze e responsabilità hanno permesso il raggiungimento di questo risultato .Lo affermo interpretando i sentimenti di tutti i colleghi medici appartenenti a questo Ordine e in generale a tutti gli operatori sanitari. Io stesso con alto senso del dovere ho effettuato il vaccino e proprio in virtù di questa novità assoluta è fondamentale che questo momento della vaccinazione sia gestito senza alcuna sbavatura». Così il dottor Benedetto Delvecchio presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Barletta Andria Trani in una lettera al Presidente della Regione Michele Emiliano, all’Assessore Regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco e al Direttore Generale della ASL BT Alessandro Delle Donne.

E poi: «In previsione della disponibilità del vaccino in coerente prosecuzione di quanto operato sino ad oggi e in un’ottica di collaborazione e concertazione in questo momento vorrei far presente che sarebbe opportuno che tra le primissime persone da vaccinare e quindi da inserire tra i criteri di priorità ci siano i colleghi odontoiatri tenuto conto della loro esposizione al rischio di poter contrarre il virus in virtù della loro professione. È fondamentale che questo avvenga al pari di noi medici che abbiamo già ottenuto la vaccinazione. altresì mi sembra importante suggerire che la cosa avvenga per i liberi professionisti in quanto anche loro, nell’espletamento della loro professione, vengono a contatto con una ampia parte della popolazione pertanto minimizzare i rischi di contagio anche per questa circostanza credo che sia assolutamente importante».

La conclusione del presidente Delvecchio: «Chiedo inoltre che massima attenzione venga rivolta al personale sanitario e amministrativo che opera con i medici negli studi di Medicina Generale e che costituiscono il primo contatto con i cittadini.  Questa mia proposta è da intendersi come contributo al fine di affinare sempre più la strategia di contrasto alla diffusione del coronavirus».