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Proroga di una settimana dell’attuale ordinanza e rientro in classe a partire dal primo febbraio per gli studenti delle superiori, ma senza possibilità di scelta tra didattica a distanza o in presenza. Queste le ipotesi sulle quali sta ragionando la Regione in vista della nuova ordinanza che regolamenterà il ritorno a scuola in Puglia nelle prossime settimane e che verrà emanata a breve.

Tali proposte sono arrivate da presidi e rappresentanti sindacali del mondo della scuola che ieri sera hanno incontrato gli assessori regionali all’Istruzione, Sebastiano Leo, ai Trasporti, Anita Maurodinoia e alla Salute, Pier Luigi Lopalco, assieme al direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Anna Cammalleri.

Oggetto del vertice, il rientro in aula negli istituti di secondo grado che, in una prima proposta avanzata dall’assessore Leo, era stata annunciata per lunedì 25 gennaio, al 50% e a turno unico.

Dall’incontro è emersa la disponibilità, da parte dei sindacati, di posticipare il ritorno alla didattica in presenza di una settimana, a patto che venga eliminata l’opzione della scelta individuale delle famiglie.

Favorevole a questa possibilità la Regione Puglia, che così manterrebbe l’assetto attuale fino al completamento del piano sanitario per la scuola, che sarà portato in delibera nei prossimi giorni e dovrebbe partire dal primo febbraio.

Presidi e sindacati hanno anche espresso la loro preferenza per un rientro degli studenti (che avverrà probabilmente al 50%) in un unico turno, per evitare lo scaglionamento degli ingressi.

L’ultima parola spetta adesso al presidente Michele Emiliano che, anche alla luce dell’incontro di ieri, potrebbe accogliere favorevolmente le istanze del mondo della scuola e decidere per lo slittamento del ritorno in classe delle superiori. La decisione dovrebbe arrivare entro domani 23 gennaio, quando scadrà ufficialmente l’attuale ordinanza.