La Puglia da lunedì 15 marzo entra ufficialmente in zona rossa.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà nuove ordinanze che andranno in vigore a partire da lunedì 15 marzo. Passano in area rossa le regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento che si aggiungono a Campania e Molise che restano in area rossa. Tutte le altre Regioni saranno in area arancione per gli effetti del decreto legge approvato stamane. E’ in corso una verifica sui dati della Basilicata. La sola Sardegna resta in area bianca. E’ quanto si apprende da fonti del ministero della Salute.

In zona rossa non si potrà uscire di casa se non per comprovata necessità. Non si potrà uscire dal proprio comune se non per lavoro, urgenza o salute. Tra queste eccezioni restano sempre valide quelle relative all’assistenza a persone anziane non autosufficienti, figli minori o attività di volontariato nell’ambito del Servizio civile nazionale, per la gestione dell’epidemia in corso, per l’addestramento di unità cinofile o per l’assistenza agli animali. Niente più lezioni in presenza per tutti gli alunni, ad eccezione degli studenti con disabilità o con bisogni educativi speciali.

In zona rossa bar, ristoranti e locali devono sospendere il servizio ai tavoli e al banco. Fino alle 22, ora in cui scatta il coprifuoco, è ovunque possibile l’asporto da ristoranti, negozi al dettaglio di bevande ed enoteche, ma non da bar e attività simili senza cucina. Nessun vincolo sulle consegne a domicilio. Chiusi anche i negozi, tranne quelli di prima necessità: alimentari, farmacie, elettronica, ferramenta, edicole, profumerie, tabaccai, giocattolai e vivai. Mercati e centri commerciali sono chiusi anche nei giorni feriali, ma i negozi essenziali al loro interno possono restare aperti. Stop anche a barbieri, parrucchieri e centri estetici.