Nella giornata di ieri il Consiglio dei Ministri ha varato il Decreto Sostegno che prevede interventi per 32 miliardi nei confronti di cittadini e imprese colpite dalla crisi causata dalla pandemia. Un intervento che prevede anche l’istituzione del fondo vaccini, lo stop alle cartelle esattoriali e il blocco dei licenziamenti prorogato a giugno.

Dei 32 miliardi di euro stanziati 11 sono destinati alla voce contributi a fondo perduto per le imprese, partite iva e professionisti, che servono a ristorare una platea di circa 5,5 milioni di attività colpite dalle chiusure e dagli effetti dell’emergenza sanitaria. Addio ai codici Ateco e maggiore velocità nei pagamenti che inizieranno il prossimo 8 aprile.

A beneficiare degli aiuti saranno le aziende fino a 10 milioni di fatturato che hanno subito perdite di ricavi per oltre il 30% nel 2020 rispetto al 2019 con un indennizzo che non potrà superare i 150 mila euro. L’Agenzia delle Entrate ha calcolato che il ristoro medio per le imprese della prima fascia sarà di 2.000 euro, per quelle della seconda fascia di 5.000 euro. Anche le partite Iva, i lavoratori autonomi e i professionisti potranno chiedere i contributi a fondo perduto. I lavoratori autonomi iscritti agli Ordini professionali entrano per la prima volta nel sistema generale di aiuti. Il bonus partite Iva, dovrebbe arrivare entro fine aprile e consisterebbe in un indennizzo una tantum da mille euro fino a 3 mensilità, per 3.000 euro complessivi. Bonus previsto anche per i lavoratori stagionali, dello sport e dello spettacolo con un’indennità una tantum che può arrivare anche a 3 mila euro.

Stanziati fondi ad hoc per i settori più colpiti: 185 milioni di euro destinati alla scuola per consentire la didattica a distanza in tutte le regioni e recupero competenze e socialità durante l’estate. 1 miliardo di euro per rifinanziare il Reddito di Cittadinanza, 3 miliardi per gli Enti Locali, 1,7 miliardi per il settore turistico, 1 miliardo a sostegno di cinema, musei, teatri e imprese del settore cultura e un fondo da 200 milioni per il settore wedding ed eventi. Stanziati infine 4,5 miliardi per la lotta al Covid: oltre 2 miliardi serviranno per l’acquisto dei vaccini.