Sulla centrale 118 nella Bat torna a parlare il consigliere regionale Francesco Ventola.

«Sei mesi e nessuna notizia della Centrale del 118 nella BAT. Il 22 dicembre scorso, il Consiglio regionale all’unanimità approvò la sua istituzione all’interno della manovra di bilancio di previsione 2021, l’articolo 27 imponeva sei mesi di tempo alla Giunta per la sua attivazione. I sei mesi scadono domani, per questo ho chiesto in Commissione Sanità l’audizione dell’assessore alla Sanità, Lopalco, e il direttore generale della Asl BAT, Delle Donne, per fare il punto della situazione per cercare di superare lo stallo. Appare chiaro che il ricorso alla Corte Costituzionale è solo sulla carta un ostacolo all’attivazione. Lo stesso Dg della Asl ha spiegato che sono state puntualmente offerte ai giudici costituzionali tutte le risposte necessarie per superare il ricorso, che per altro interviene su una Legge regionale che è in vigore e quindi va attuata. E allora appare chiaro che lo stallo è tutto negli uffici dell’Assessorato che deve e può iniziare le procedure richieste perché anche la BAT, così come le altre provincie, sia dotata di una centrale del 118 e non debba dipendere da Bari e da Foggia. Così come dipende sempre dall’Assessorato alla Sanità la mancanza del riconoscimento di zone carenti per Trani e Canosa di Puglia. Se ci fosse il Dg potrebbe assumere in pianta stabile 5 medici per ogni zona da destinare all’emergenza-urgenza, invece che andare avanti con contratti a tempo determinato che di fatto sono pannicelli caldi su problemi talmente grandi e vecchi da essere diventati freddissimi! Per questo ho esortato l’assessore Lopalco ad attivarsi su entrambi i fronti nel più breve tempo possibile. Tra 20 giorni ci sarà un aggiornamento in Commissione. I cittadini della Provincia Bat devo essere trattati alla stessa stregua di tutti i pugliesi, specie per quanto riguarda i servizi assistenziali e sanitari».