Sono quasi tutte nella parte bassa della classifica nazionale. Quella stilata da “Il Sole 24 Ore” e che tiene conto della qualità della vita. Un brutto risultato per la Puglia e per le sue sei province, che si confermano agli ultimi posti in Italia.

Sono sei le categorie chiave considerate nell’indagine, estesa a tutte le 107 province italiane: Ricchezza e Consumi; Affari e Lavoro; Demografia, Società e Salute; Ambiente e Servizi; Giustizia e Sicurezza e poi Cultura e Tempo Libero.

Dati alla mano, la provincia pugliese dove si vive meglio è Bari, che sale dalla posizione 72 alla 71, guadagnando un posto rispetto allo scorso anno. La peggiore è invece quella di Foggia, che scivola di altre sei posizioni fino al penultimo posto in classifica.

Migliora, a piccoli passi, il Salento, pur restando nelle zone basse della classifica sulla vivibilità. Lecce sale al 79esimo posto della graduatoria generale, guadagnando 4 posizioni.

Scivola giù di 3 posti invece la provincia di Brindisi, passando dall’88esima di un anno fa alla 91esima attuale. Tre sono anche le posizioni perse dal territorio di Taranto che scende dalla casella 96 alla 99.

Migliora il piazzamento della provincia di Barletta-Andria-Trani che scala tre posti in classifica e passa dal 97esimo al 94esimo posto.

A penalizzare maggiormente la Bat è soprattutto la questione sicurezza, con numeri che restano allarmanti, come quelli relativi ai furti di auto o a quelli in appartamento. Un problema criminalità che è ancora ben visibile nella sesta provincia pugliese, come denunciato in più occasioni dal Procuratore della Repubblica di Trani, Renato Nitti.