Terminati i lavori a Salpi Nuovo: una telecamera fissa trasmette le immagini in tempo reale, mostrando scenari, colori e fauna della Zona umida. Il progetto di intervento rientra nell’asse VI – Azione 6.5.1. del P.O.R. Puglia 2014-2020 ”Interventi per la tutela e la valorizzazione della biodiversità terrestre e marina”. Dal 2019 ad oggi, sono stati realizzati lavori di ingegneria naturalistica nella riserva naturale di popolamento animale “Salina di Margherita di Savoia” nella Zona Evaporante di Salpi Nuovo, in località “San Vito”.
L’area interessata (tra Zapponeta, Margherita di Savoia e Trinitapoli) rientra nel complesso delle zone umide del Golfo di Manfredonia, formato da un insieme di aree umide costiere, inserite nel mosaico ambientale esistente, frutto della millenaria azione dell’uomo. Rappresenta un’unica unità ecologica ben strutturata per quel che riguarda le interrelazioni tra i diversi gruppi faunistici, in cui trova ospitalità una delle comunità ornitiche più importanti d’Europa. È l’area dichiarata già nel 1979, “zona umida di importanza internazionale” ai sensi della Convenzione di Ramsar.
Un primo obiettivo, è la conservazione delle specie di interesse comunitario Sterna zampenere, Gabbiano roseo, Gabbiano corallino e Avocetta, attraverso un programma integrato di interventi di ingegneria naturalistica, monitoraggio e ricerca, informazione e sensibilizzazione, evitando i fenomeni ostativi della variazione dei livelli idrici, del randagismo e del disturbo causato dalla presenza dell’uomo. L’idea è stata quella di ricreare un’isola che avesse le stesse caratteristiche degli argini andati persi e con gli stessi materiali. Non era possibile impiegare le solite piattaforme o chiatte utilizzate nei laghi o in bacini con profondità maggiore delle saline. Non era neanche possibile procedere con mezzi meccanici di peso eccessivo in quanto si sarebbe rischiato “l’annegamento” nel fango dei mezzi stessi. Sono stati quindi calcolati lo spessore e la superficie necessaria per resistere al peso dell’isola e dei mezzi meccanici, senza sprofondare nella melma: in base a queste esigenze è stata scelta la zona di “San Vito”.
Migliorati anche il sentiero per raggiungere la località e gli strumenti di controllo. Il collegamento al perimetro della salina sarà assicurato da un tratto di argine con interposto un ponte girevole di dimensioni sufficienti ad impedire qualsiasi accesso ad animali o persone non autorizzate. Allo stesso modo, è stata recuperata la torretta in legno, proteggendola da eventuali futuri incendi con una base “tagliafuoco” (pavimentazione in acciottolato di fiume) ed è stata recintata in modo da renderla sicura ad eventuali danneggiamenti dolosi. La struttura è destinata allo studio e al monitoraggio dell’ecosistema da parte degli operatori del Centro di educazione ambientale “Casa di Ramsar”, al controllo continuo del territorio da parte dei Carabinieri (ex CFS). Presente anche una centralina meteorologica. Un sistema di video controllo h24 trasmette in diretta le immagini da “San Vito”, a titolo di prevenzione danni ma anche osservazione turistica, grazie ad un sistema di cambio-inquadratura programmato a tempo. Le apparecchiature sono alimentate autonomamente con pannelli fotovoltaici e accumulatori a lenta scarica e i dati sono trasmessi al Comune di Trinitapoli.
«Abbiamo creato a Palazzo di Città una magnifica finestra sulle saline – commenta il sindaco Emanuele Losapio – e presto la porteremo sul nuovo portale istituzionale che andremo a creare. Quello per Salpi Nuovo è un progetto innovativo che valorizza in modo ecosostenibile le nostre biodiversità ed il paesaggio naturale, mostrando queste nostre ricchezze ad una platea sempre più ampia. È questa la direttrice turistica che stiamo seguendo, puntando sulle risorse paesaggistiche, ma anche culturali, archeologiche, gastronomiche ed agricole del nostro territorio».