«Ho atteso qualche giorno prima di esprimere il mio disappunto sulla politica di disattenzione che persiste nella Provincia BAT, in special modo su quei presidi, vedi il Commissariato di Canosa di Puglia in primis, per il quale, nonostante l’esiguo numero di personale (poco meno di una trentina), è presente la convinzione di “non voler predisporre un piano di invio di personale”». Parla così Vito Giordano Segretario Provinciale SAP BAT sulla situazione difficile delle forze dell’ordine nel territorio della sesta provincia pugliese.

«La situazione non è paradisiaca in alcun luogo dove sorgono gli Uffici di Polizia. Non per fare retorica, ma una Questura di Andria, nata all’incirca 18 mesi orsono, non può continuare a onorare la salvaguardia di un territorio come quello andriese con poco meno di 120 unità, e con un incremento di circa 10 poliziotti, che avverrà nei prossimi giorni di dicembre, i quali, tra l’altro, rappresenteranno il turn-over di coloro che hanno raggiunto il pensionamento – spiega Vito Giordano – Come, di contro, sono dimenticati gli altri due Commissariati di Barletta e Trani, che quotidianamente sono caricati di nuove incombenze lavorative; sempre più allo stremo delle loro forze. Non è differente la situazione delle due Specialità presenti nella Provincia. La Sezione di Polizia Stradale (ricordo per i meno “giovani”), nata dall’accoppiamento dei distaccamenti di Ruvo di Puglia e Spinazzola, e della Sottosezione Autostradale di Trani, vive problemi di difficoltà numerica, senza avere visioni di nuovi rinforzi (che bel compleanno ha festeggiato l’altro giorno la Stradale con i suoi 75 anni dalla nascita, chissà se ai prossimi 100 ci saranno ancora?».

«Non è da meno il Posto di Polizia Ferroviaria di Barletta – spiega il Segretario del SAP – sempre più in decrescita numerica, con il pensiero rivolto al potenziamento che potrebbe interessare lo snodo ferroviario di Barletta nei prossimi anni, e senza prospettiva di ricambio generazionale degli Uomini Polfer presenti al momento. Insomma una situazione non da panico ma preoccupante. Gli uomini della Polizia di Stato presenti nella provincia, fino ad oggi non hanno mai rifiutato di superare le normali ore di servizio, per garantire la sicurezza dei cittadini di tutta la provincia, consapevoli che quelle saranno pagate a distanza di 12 mesi. Ma, se dovesse continuare, la corda si potrebbe spezzare!».

«La posizione del SAP della BAT è consapevole della situazione che l’intero paese sta vivendo, e come questa si ritorca nelle periferie provinciali, allo stesso tempo è confortata dal comune sentire dei cittadini, delle imprese, commercio e turismo che reclamano la sicurezza pubblica quale precondizione per qualsiasi possibilità di sviluppo e rilancio nella provincia BAT, attraverso il quale si realizza lo spirito pubblico della Repubblica – dice ancora Giordano – Sono preoccupato per le prossima festività, dove la criminalità tende a intensificare le proprie operosità delittuose (furti, rapine e altri reati predatori) verso quelle attività commerciali (negozi, abbigliamento, farmacie e altro) per poter creare quel panico che poco si accomuna al clima natalizio cui andiamo incontro. I dati parlano chiaro e sono inequivocabili. La situazione criminale nella provincia BAT è attestata verso i primi posti, ma le infrastrutture, partite già in modo carente, oggi iniziano a far vedere i loro risultati».

«Per fronteggiare le preoccupazioni che autorevoli voci continuano a gridare dai palchi di convegni su argomenti che riguardano i temi della legalità, c’è bisogno di uomini e mezzi, non solo per la sofferente Polizia di Stato ma anche per aumentare i presidi dei cugini Carabinieri e degli amici della Guardia di Finanza. Se poi quanto dichiarato non trova riscontro nelle dichiarazioni del nuovo Esecutivo, che, nell’ultima legge di bilancio, non ha stabilito alcun appostamento economico o novità normativa, fatta eccezione per la video sorveglianza dei comuni e la necessaria proroga dei lavoratori interinali, misure assolutamente insufficienti a dare risposte alle gravi ed urgenti problematiche che affliggono il Comparto Sicurezza, non ci resta che “piangere”. Concludo con un auspicio, se è vero che l’essenziale è invisibile agli occhi, spero che gli “uomini” che oggi sono al governo non dimentichino le verità che ho evidenziato, perché se i Grandi continueranno a non capire mai niente, volendo fare da soli, io non mi stancherò di spiegarglielo di nuovo, e tutto, ogni volta ce ne sarà bisogno».