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Scioglimento Comune, l’ex sindaco Losapio dopo il Tar: «Pura giurisprudenza, non ci fermiamo»

Il commento durante una conferenza stampa: «Pensiamo di ricorrere al Consiglio di Stato»

Dopo la pronuncia del Tar del Lazio che ha valutato come legittimi gli atti che hanno portato allo scioglimento del Comune di Trinitapoli circa un anno fa, rigettando il ricorso dell’ex amministrazione comunale, l’ex sindaco Emanuele Losapio torna a parlare dopo un lungo periodo si silenzio. «Pura giurisprudenza», ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa commentando la decisione del Tar, «sapevamo come sarebbe andata a finire ma ora conosciamo meglio quali sono stati i motivi che hanno portato allo scioglimento». Secondo Losapio si tratta solo di «sospetti».

Nessun avviso di garanzia è mai arrivato né nei confronti di Losapio né di altri esponenti della sua amministrazione e maggioranza. Nel ricorso presentato, ha aggiunto l’ex primo cittadino, è stato smontata punto per punto ogni valutazione fatta dal Prefetto BAT, all’epoca dei fatti Maurizio Valiante, oggi Prefetto a Foggia. Ancora, secondo l’ex amministrazione casalina, non si è tenuto di conto degli atti con cui la Giunta Losapio ha messo in campo iniziative in favore della legalità, a cominciare dagli alloggi popolari occupati abusivamente da esponenti della criminalità di Trinitapoli.

Secondo l’avvocato Rinaldi il Prefetto avrebbe preso decisioni frettolosamente.

L’ex sindaco Losapio valuta di ricorrere al Consiglio di Stato.

Il servizio.

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