“Come temevamo, l’inserimento di docenti di educazione motoria nella scuola primaria a costo zero ha comportato un significativo taglio di organico docenti e nella scuola secondaria anziché ridurre il numero degli alunni nelle classi, a seguito del calo di iscrizioni, si è proceduto al taglio di organici”. Questo il commento a caldo della segretaria della Flc Cgil Cgil Bat, Angela Dell’Olio, all’indomani dell’informativa ricevuta dall’Ufficio scolastico territoriale di Bari sugli organici di diritto per il prossimo anno scolastico. I dati allarmanti comunicati vedono 843 alunni in meno nella scuola dell’infanzia, 952 nella primaria, 1.129 nelle scuole medie e 1.875 nelle superiori. Nella scuola dell’infanzia si passa da 1.196 a 1.202 classi, la primaria perde 60 classi e il tempo prolungato nella scuola media registra 13 classi in meno. L’unico dato in crescita è il numero degli alunni diversamente abili di 668 unità passando da 7.995 a 8.663 alunni.
Secondo la Flc Cgil anche “il calo degli studenti” costituisce solo “un ulteriore alibi per non investire risorse lo dimostrano i provvedimenti del governo contenuti nel Decreto 36, in particolare l’istituzione di un sistema nazionale di formazione. Questo provvedimento, lungi dal prevedere stanziamenti tali da permettere la formazione su larga scala dei docenti italiani, prospetta un meccanismo di incentivazione rivolto a una percentuale molto bassa di destinatari, finanziato con fondi sottratti ad altri capitoli di spesa e con risparmi derivanti dal taglio ulteriore di quasi 10.000 cattedre a partire dal 2026”.
Dell’Olio ribadisce che “la Flc non intende rimanere in silenzio di fronte a questo ulteriore scempio operato da questo governo nei confronti della scuola pubblica e di tutti i servizi essenziali. È ora di dire basta ai tagli continui di risorse da investire sulla scuola, siamo pronti alla mobilitazione. Il 20 maggio, intanto, scenderemo in piazza a Napoli per una manifestazione unitaria con Cisl e Uil a sostegno della piattaforma nazionale del sindacato per una nuova stagione del lavoro e dei diritti. Ma non escludiamo di organizzare iniziative analoghe anche sui nostri territori”.