I Sindacati territoriali FP CGIL, CISL FP e UIL FPL con i lavoratori della Sanitaservice Asl BAT ed ex somministrati, dopo l’ultima manifestazione del 23 ottobre 2023 tenutasi dinanzi la sede del Consiglio Regionale e Dipartimento Salute Pugliese a Bari, ritornano a manifestare pubblicamente con SIT IN di protesta dinanzi l’Ospedale Lorenzo Bonomo di Andria previsto per il 31 gennaio 2024 dalle ore 9.00 alle ore 12 circa, «a causa – si legge nella nota – dei mancati impegni assunti dalle istituzioni regionali preposte, circa l’approvazione del nuovo piano industriale o Business Plan propedeutico allo sblocco delle assunzioni e copertura della grave carenza di personale che perdura oramai da tempo, inerente personale addetto alle pulizie e ausiliariato».

«Tale carenza di personale, oramai cronica e perpetrata a causa del blocco alle assunzioni imposto dalla Regione Puglia, sin dal mese di aprile 2023 che sta mettendo a dura prova i lavoratori del settore che sono sottoposti a carichi di lavoro insostenibili rispetto alle superfici ed ambienti da igienizzare e sanificare in tutte le strutture ospedaliere e territoriali dell’ASL BAT oltre ai servizi di ausiliariato garantiti ed erogati alla cittadinanza dalla società in house ASL BT».

«I segretari territoriali delle categorie BARI- BAT- Puglia: Marzano e Remini per la FP CGIL, Stellacci per la CISL FP e Mennuni per la UIL FPL chiederanno a gran voce ancora una volta, con il sostegno dei lavoratori del settore, l’approvazione del Business Plan di Sanitaservice Asl Bt da parte della Regione Puglia con il contestuale sblocco alle assunzioni ed avvio delle procedure di reclutamento ad evidenza pubblica, utili a coprire gli organici carenti e garantire i servizi erogati dalla Sanitaservice ASL BAT alla cittadinanza. Auspicano altresì, di essere ricevuti dalla Direttrice Generale ASL BT e Amministratrice Unica di Sanitaservice nel corso del SIT IN di protesta, per rappresentare le ulteriori azioni di lotta che si renderanno necessarie, ivi compreso lo Sciopero, qualora non pervengono risposte alle legittime rivendicazioni sindacali da parte degli organi si governo sanitario della Regione Puglia».