A Trinitapoli si è svolta la celebrazione della Festa della Liberazione, un momento importante di riflessione e commemorazione per onorare la memoria di coloro che hanno combattuto per la libertà dell’Italia. La cerimonia si è svolta in modo sobrio e rispettoso, nel pieno rispetto delle indicazioni fornite da S.E. il Prefetto, evitando la tradizionale sfilata del corteo.
L’appuntamento per tutti i cittadini è stato alle ore 8:30 presso il monumento a Salvo D’Acquisto, un luogo simbolico che ricorda il sacrificio del giovane carabiniere, medaglia d’oro al valor militare. Qui è stata deposta una corona d’alloro, sottolineando l’importanza del ricordo e della memoria storica.
Successivamente, la cerimonia ha proseguito con l’omaggio al Capitano Leone, un altro protagonista della Resistenza. È stata deposta una corona alla memoria presso l’omonima via di Trinitapoli, alla presenza di una parente del Capitano Leone, testimonianza dell’impegno e del coraggio di chi ha lottato per la libertà e la giustizia.
La giornata si è conclusa con una cerimonia presso il Municipio in Piazza Umberto I, cuore della città, dove autorità locali e cittadini si sono riuniti per un momento di riflessione collettiva. A guidare la commemorazione è stato il Sindaco di Trinitapoli, Avv. Francesco di Feo, accompagnato dall’intera Amministrazione Comunale. Sono stati presenti anche la Comandante della Polizia Locale, Giuliana Veneziano, e il Comandante della Stazione Carabinieri, il Maresciallo Davide Miggiano. Con loro, l’Associazione Nazionale Carabinieri di Trinitapoli, rappresentata dal presidente Michele Galasso, e l’Associazione Vespa Club Trinitapoli, con il presidente Girolamo Lo Russo, che hanno reso omaggio ai caduti e a coloro che hanno sacrificato la vita per la libertà del nostro Paese. Erano presenti anche gli operatori della Croce Rossa Italiana.
Il Sindaco Francesco di Feo ha dichiarato :
«La morte di Papa Francesco in questo 25 aprile deve significare unità e incarnare i valori della Resistenza. La nostra Patria deve eliminare le differenze inutili e puntare a obiettivi precisi per la salvaguardia della comunità. La partecipazione della comunità di Trinitapoli è un atto di forte coesione sociale e di rispetto per la memoria storica del nostro Paese».