Un primo passo verso gli agricoltori danneggiati dalla totale assenza di acqua già dal 14 agosto scorso, quando il Consorzio di Bonifica di Capitanata ha annunciato lo stop all’irrigazione a causa dello svuotamento dell’invaso di Capacciotti. La Regione Puglia ha recepito la richiesta di calamità presentata dai sindaci di Trinitapoli, San Ferdinando di Puglia e Margherita di Savoia, e ha inviato nella BAT il dott. Luciano Ciciretti, responsabile Avversità Atmosferiche e Sviluppo Rurale della Regione Puglia, il quale ha incontrato autorità e agricoltori presso la Casa di Ramsar, a Trinitapoli, per spiegare lo svolgimento dell’iter. Quello classico prevede sopralluoghi dei tecnici della Regione sui territori interessati dalla crisi idrica e la successiva documentazione che l’assessorato all’Agricoltura, previo via libera della giunta regionale, presenterà al Ministero. In caso di riconoscimento dello stato di calamità da parte dello Stato, ogni agricoltore avrà poi 45 giorni di tempo per presentare domanda di accesso al ristoro tramite il proprio comune di riferimento. C’è poi una seconda strada che può essere più rapida e concreta, ha spietato il dott. Ciciretti, ovvero rivolgersi ad AGRICAT.
Un secondo iter che si aggiunge al primo senza escluderlo, secondo Ciciretti più efficace per l’ottenimento del ristoro. Soddisfatti i tre sindaci dei comuni ofantini, i quali promettono di continuare le interlocuzioni con la Regione Puglia affinché la procedura possa svolgersi in maniera rapida e con esito positivo.
Il servizio.