«La firma delle pre-intese tra il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, e il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sul percorso di autonomia differenziata apre una fase che richiede grande attenzione istituzionale e trasparenza politica. Le intese riguardano ambiti che incidono sull’organizzazione di servizi pubblici e funzioni essenziali quali protezione civile, professioni, previdenza complementare e integrativa, oltre al coordinamento della finanza pubblica in ambito sanitario». Lo ha detto in una nota Domenico De Santis, candidato al consiglio regionale della Puglia con il PD nella BAT.
«Un passaggio di questa portata non può essere gestito senza un quadro chiaro di ricadute nazionali, sostenibilità delle competenze, garanzie sui diritti e definizione puntuale dei livelli essenziali. L’Italia ha bisogno di strumenti che riducano le distanze territoriali e rafforzino la qualità dei servizi pubblici, garantendo stabilità, uniformità e accessibilità, indipendentemente dalla regione di appartenenza.
L’autonomia differenziata rischia di ridurre le opportunità invece di ampliarle. Il Sud rischia di essere penalizzato su sanità, scuola, università, ricerca, infrastrutture e i divari rischiano di ampliarsi. Come Partito Democratico della Puglia ci schieriamo dalla parte dell’unità nazionale e per un sistema in cui le comunità crescono con gli stessi strumenti e gli stessi diritti».






























