Sulle polemiche sollevate dal coordinatore di Forza Italia nella provincia Barletta-Andria-Trani, Luigi De Mucci, all’indomani dell’entrata dei due assessori del comune di Trinitapoli, Emanuele Losapio e Marta Patruno, in Fratelli d’Italia è arrivata la replica alle accuse di “cambio di casacca” e tradimento del “mandato elettorale”: «Non c’è niente di più falso e sbagliato – assicurano Losapio e Patruno – perché De Mucci dimentica o fa finta di dimenticare, che la compagine a sostegno di Francesco di Feo nel 2016 si chiamava e si chiama Rinascita Trinitapolese 2.0, soluzione civica in un Comune sotto i 15mila abitanti, lì dove non ci si presenta alla competizione elettorale con simboli partitici. Politicamente, del resto, della coalizione politico-civica, faceva parte sì Forza Italia, ma anche Fratelli d’Italia che aveva presentato un suo candidato in seno alla lista per di Feo sindaco».

Che non cambi niente a livello locale per Losapio e Patruno lo accerta il fatto che i due giovani assessori, rispettivamente terza e quinto dei più suffragati, siano stati nominati in giunta in virtù del risultato elettorale e non di una divisione tra partiti. «Giova sottolineare come la soluzione di andare in continuità al progetto di Rinascita Trinitapolese 2.0 e con il sindaco Francesco di Feo, non era completamente gradita ai vertici provinciali di Fi – aggiungono i due assessori-. Questa divergenza di opinioni è esistita fino a ieri all’interno del partito di Forza Italia. Per la nostra linea ha parlato il risultato elettorale vincente e l’impegno profuso in un anno all’interno dell’esecutivo. La nostra scelta di aderire al progetto politico del centrodestra è stata sincera e leale nei confronti del sindaco di Feo, senza alcuna costrizione o soluzione da ultima spiaggia. Le perplessità sono proprio in questo modo di intendere la politica: o si è carne, o si è pesce; o si sta dentro convintamente, o non si sta; o si ha stima del sindaco, o non la si ha. Questo è sì, mero esercizio di potere e un attaccamento alla poltrona, ma purtroppo il coordinatore provinciale di Fi, fa finta di non sapere o non comprende i motivi di tale divisione. Non replicheremo più, tutto questo resta un esercizio puerile nel tentativo di cercare ragioni territoriali per screditare la nostra scelta. La verità è che siamo e restiamo saldamente al fianco del sindaco che ne esce politicamente rafforzato, resteremo nel centrodestra in coalizione e nel rispetto assoluto del mandato degli elettori e del programma da realizzare».