Oltre 10mila euro come cofinanziamento comunale sugli affitti, relativi all’annualità 2015. Lo ha deciso la Giunta comunale, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali, Maria Iannella. La legge 431/98 sul riparto regionale tra i Comuni del Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione prevede la concessione di contributi per quei locatari per i quali il canone di locazione incide notevolmente sul reddito del nucleo familiare. Lo scorso luglio la Regione ha assegnato per lo scopo 24mila e 650 euro al Comune di Trinitapoli, con possibilità di accedere al fondo di premialità. <<Per farlo – spiega l’assessore Iannella – eravamo chiamati a cofinanziare l’operazione con una somma non inferiore al 20% di quanto assegnato dalla Regione, quindi almeno 4.900 euro. Abbiamo però approfittato della disponibilità in bilancio, aprendo secondo i requisiti richiesti anche un capitolo ad hoc nell’esercizio 2017, per compartecipare in misura maggiore e concorrere ad ulteriori assegnazioni di fondi>>.

L’ulteriore premialità troverà collocazione ed assegnazione finale ai cittadini, secondo quanto previsto dalla legge regionale 1197/2017. <<I Comuni – chiarisce l’assessore Iannella – hanno facoltà di allargare la platea degli aventi diritto ad abitazioni fino a 119 metri quadri, anche per redditi derivanti da lavoro autonomo o misto, per le quali si possano documentare condizioni di disagio sociale, come 3 figli minorenni a carico, o presenza nel nucleo familiare di ultrassessantacinquenne, di un portatore di handicap (75%). Stesso discorso, per i nuclei familiari monogenitoriali>>.

<<Ringrazio la delegata alle Politiche sociali, Iannella – commenta il sindaco Francesco di Feo – per la sensibilità e l’attenzione dimostrate anche in questa occasione. Come mi corre l’obbligo di ringraziare anche l’assessore al Bilancio Emanuele Losapio e tutti i funzionari comunali. Unitamente agli sforzi per garantire degni e nuovi alloggi di edilizia sociale, questi atti amministrativi testimoniano la volontà di sostenere con impegno i cittadini più deboli, in una fase delicata per l’intero Paese. E per farlo è necessario partire dall’elemento primario della famiglia che è la certezza della casa>>.