«Io non mollo». Questo sono le prime parole pronunciate dal segretario cittadino del Movimento 5 Stelle di Trinitapoli e Consigliere comunale, Francesco Marrone, dopo il voto favorevole espresso dalla Camera dei Deputati in merito alla nuova legge elettorale, il “Rosatellum”. «Sono stato in Parlamento per assistere alla seduta – ha affermato in un video messaggio il Consigliere -. Alla Camera la legge è stata approvata, quindi se passa anche in Senato noi italiani non avremo più l’opportunità di scegliere i nostri deputati. È stato difficile vedere tanti rappresentati politici che hanno detto un fiume di bugie senza poter controbattere». Parole pronunciate con un filo di tristezza da parte del portavoce dei pentastellati che è stato un po’ il simbolo della protesta pacifica contro la nuova legge elettorale nel territorio Ofantino. Oltre questo aspetto, Marrone fa una confessione ai suoi sostenitori: «Erano un po’ di giorni che pensavo di abbandonare tutto – ha continuato il segretario -. Di lasciare la politica, il mio posto da Consigliere e di portavoce del Movimento. Volevo farlo non per i continui attacchi dei miei avversari politici o per le minacce più o meno gravi che quasi quotidianamente ricevo. Volevo lasciare tutto per colpa dell’atteggiamento di molti cittadini che si mostrano menefreghisti in merito a tutto ciò che sta succedendo. Parlano soltanto, ma all’atto concreto non fanno nulla».

Marrone, chiaramente, sa bene che non può lasciare tutto all’improvviso perché, proprio in ragione dei suoi incarchi a livello comunale, deve dare conto agli attivisti del suo Movimento e soprattutto agli elettori che hanno espresso il proprio voto in suo favore alle scorse amministrative di maggio del 2016. «Vi chiedo scusa anche solo per averlo pensato – ha sottolineato il Consigliere -. Chiedo scusa ai cittadini casalini, agli attivisti e ai 1.009 voti che mi hanno permesso di entrare in Consiglio Comunale. Vi chiedo scusa non solo per aver pensato di mollare ma anche per non aver sfruttato al massimo le mie capacità. Non succederà più. Oggi ho deciso di andare avanti ancora più forte di prima. Non mi interessa se dovrò mettere da parte i miei affari e il mio lavoro. Il risultato che potrò ottenere con tutti gli attivisti di Trinitapoli varrà più di tutto l’oro del mondo. Ho deciso di non mollare e spero che lo facciate anche voi. L’impegno sarà grande. Se loro – riferito agli altri schieramenti politici – lavoreranno 8 ore, noi lavoreremo 16 ore. Se loro faranno una manifestazione, noi ne faremo 10. Se loro faranno 5 video, noi ne faremo 50. Staremo lì a lottare come mai abbiamo fatto  in questo anno e mezzo. Vi chiedo scusa se alcune volte i miei toni forti hanno oscurato il significato delle parole. Vi chiedo scusa se qualche volta ho messo in imbarazzo gli attivisti di Trinitapoli e tutti coloro che mi hanno permesso di diventare portavoce del Movimento. In cambio, però, vi chiedo di essere vicino a me e a tutti gli attivisti di Trinitapoli. Stateci vicino, aiutateci coi fatti. Uscite allo scoperto e fare vedere che ci siete. I miei avversati politici non hanno tanto paura di me, hanno paura di voi».