«Franco Metta confonde ruoli e competenze, strategie, desideri ed effetti reali delle azioni amministrative. Sappiamo bene dove e perché impugnare gli atti». L’assessore all’Ambiente di Trinitapoli, Giustino Tedesco, replica così al sindaco di Cerignola, che questa mattina sui social ha apostrofato il sindaco casalino Francesco di Feo come “sprovveduto”.

Il riferimento del primo cittadino di Cerignola, è all’impugnazione da parte di Trinitapoli della delibera con cui il Consorzio Bacino Fg 4 ha approvato il bilancio di Sia. Per Metta, il collega di Feo sarebbe “povera anima” perché in errore di competenza, avendo contestato l’atto al Tribunale amministrativo regionale e non, a suo dire, al Tribunale delle imprese. Il sindaco di Feo legge gli strali e sorride. È Tedesco a spiegarne la ragione: «Metta ignora che il Comune di Trinitapoli, attraverso il legale Marco Lancieri, ha impugnato l’approvazione del bilancio 2017 di Sia Srl sia al Tar che al Tribunale delle imprese, come strategia prudenziale a fronte di una vasta giurisprudenza sull’argomento».

Chiarito quello che Metta aveva inteso far passare come un errore marchiano e quindi una sua vittoria (inesistente), la realtà dice che l’impugnazione è ancora lì, in piedi: «Sconveniente – aggiunge Tedesco – che Metta confonda il proprio ruolo di sindaco con quello di già avvocato, oltre alla evidente mancanza di rispetto verso i colleghi sindaci ed avvocati. Non ci meraviglia che i risultati della sua gestione di Sia abbiano portato ai libri contabili in tribunale, verso il fallimento malgrado avesse un’Aia in mano mai realizzata. In ultimo, è inappropriato, ma per questo tipico del personaggio, il riferimento all’addetto stampa di Trinitapoli, che qui ha un ruolo meramente professionale ma che evidentemente è sempre nel cuore e sulla bocca del sindaco di Cerignola».