«Ho letto la nota stampa del locale circolo di Forza Italia ed è doveroso da parte mia fare chiarezza su alcuni avvenimenti precedenti alla stessa, tutti interni al partito o quasi. Non è mio costume portare fuori dalla sezione dinamiche interne ai partiti che non riguardano il rapporto con la città, ma mi vedo costretta da alcune affermazioni che ritengo non veritiere». Interviene così, in una nota, il consigliere comunale di Forza Italia, Nicoletta Ortix.

«Non si può estemporaneamente affermare che deliberatamente avrei preferito affidare la carica di capogruppo ad altro componente di altro partito (Losapio Emanuele, coordinatore di Fratelli d’Italia) disconoscendo tale incarico al coordinatore cittadino di Forza Italia Andrea Minervino. Bisogna riferire che il gruppo consiliare “Destra protagonista a Trinitapoli”, formato da tre consiglieri comunali (la sottoscritta, Minervino e Losapio) è stato formato all’indomani delle elezioni comunali del 2016 sulla base di unità di intenti e comunanza ideologica e programmatica. Questa comunanza, evidentemente venuta meno per il solo Minervino, non ci ha impedito comunque di tentare una ricomposizione chiedendo allo stesso un incontro, purtroppo non risolutore, sul destino del gruppo. Ad oggi, a distanza di quasi due mesi sono infatti ancora in attesa di riscontro da parte dell’ex vicesindaco. Il gruppo “Destra protagonista a Trinitapoli” è stato espressione di maggioranza, i suoi componenti sono stati eletti con la lista vincente di centrodestra alle ultime elezioni comunali e tale mandato elettorale doveva e deve rispettare.

Non ci si può dolere oggi di una scelta ricaduta su diverso componente (ricordo in assenza di riscontro…) quando l’unica richiesta fatta a Minervino era quella di non accomunare la sua firma di capogruppo (e quindi anche in mia rappresentanza) per avvalorare iniziative di consiglieri lontani ideologicamente dalla mia formazione e dalla programmazione della maggioranza. Tutto ovviamente nel pieno rispetto della libertà di esercizio del proprio mandato nei modi e nei termini ritenuti più opportuni, ma nel limite che il potere di rappresentanza di altri consiglieri impone.

Se poi il problema è la mia tessera di Forza Italia, che non tengo nascosta in tasca, ma che anzi ho difeso proprio dagli attacchi di chi, ieri come oggi, cerca la mia delegittimazione e soprattutto la delegittimazione del centrodestra, è nel potere degli organi di partito prendere le conseguenti iniziative. Il progetto del centrodestra unito è stato vincente sul territorio. Ritengo doveroso, proprio in virtù di quel mandato elettorale, cercare di adempiere quel programma sempre nel rispetto prima di tutto degli elettori a cui solo appartiene la fiducia della rappresentanza che mi hanno chiamata a ricoprire».