Nel 2020 la Regione Puglia andrà a gara per affidare la gestione del trasporto pubblico locale ed ha chiesto agli Ato, che coincidono con le Province, un piano al fine di predisporre uno schema generale. Ad aprile si sono tenuti degli incontri in cui si è discusso di “Livelli di servizi minimi” e “Costi standard del trasporto pubblico locale”. Successivamente la Regione ha trasmesso la “Proposta di Determinazione” che ne è scaturita e la loro attribuzione locale verificando i piani di bacino provinciali esistenti ed ha indetto, per il prossimo 3 giugno, la Conferenza di servizi convocando la Città Metropolitana di Bari, le Province, i Comuni, le associazioni datoriali, i sindacati e le associazioni dei consumatori per la presentazione della proposta.

La Filt e la Cgil Bat hanno già in precedenza espresso formalmente perplessità per la previsione di riduzione dei chilometri riguardante l’ambito della nostra Provincia ed in particolare in alcuni comuni, chiedendo un urgente incontro a Provincia e Comuni per conoscere le intenzioni dei singoli enti rispetto a quelle che potranno essere le ricadute finali ma ancora oggi non è giunta alcuna risposta

La prevista riduzione potrebbe pesare sul servizio offerto e sul diritto alla mobilità dei cittadini con particolare riferimento a quelli residenti nelle aree interne del territorio provinciale. Esiste una disomogeneità tra i diversi ambiti territoriali che potrebbe causare differenti standard del servizio offerto tra i vari territori”, denunciano Ruggero Dinoia, segretario generale Filt Foggia-Bat e Giuseppe Deleonardis, segretario generale Cgil Bat.

Inoltre, la preoccupazione dei sindacati riguarda anche l’aspetto occupazionale perché la legge attuale prevede la clausola sociale in caso di cambio del gestore a seguito di gara. “In tale evenienza tutti i lavoratori dovranno transitare senza soluzione di continuità con l’applicazione del CCNL del settore e il relativo contratto di secondo livello.

La Regione Puglia, al fine di contribuire anche al mantenimento dei livelli occupazionali, ha previsto 11,5 milioni di euro per l’esercizio 2020 e 23 milioni di euro per l’esercizio 2021 da destinare al cofinanziamento dei servizi di trasporto aggiuntivi richiesti dagli enti locali, utili a garantire un complessivo miglioramento del trasporto pubblico locale in ambito territoriale rispetto ai servizi minimi in proposta. “Alla luce di quanto esposto ribadiamo la necessità di un urgente incontro, da tenersi preferibilmente prima della imminente Conferenza dei Servizi, in sede istituzionale provinciale con tutti gli enti in indirizzo tenuto conto delle osservazioni e proposte che si possono presentare entro il giorno 2 luglio 2019, ai sensi dell’art. 5 co. 3 L.R. n. 18/2002 per migliorare lo stato del trasporto pubblico locale del nostro territorio, soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini e garantire la tutela occupazionale attuale”, concludono Dinoia e Deleonardis.