L’imprenditore pugliese Giuseppe Pierro, barlettano d’origine e residente a Trani dove dirige la prestigiosa casa editrice AdMaiora e presiede l’osservatorio per le politiche sociali, la famiglia e la sicurezza (Ops), è stato proclamato Ambasciatore di Pace nel mondo.

L’investitura ieri a Roma, durante una raffinatissima serata di gala a Casale Tor di Quinto, nell’ambito della terza edizione del Progetto Pace del Centro Studi Averroè. Pierro è stato insignito dell’autorevole riconoscimento durante l’evento che ha assegnato premi a personaggi della cultura, della società civile e della politica che si sono distinti nella promozione del dialogo tra cultura araba e pensiero occidentale. Pierro per questo momento così speciale ha voluto accanto a lui tutti i soci fondatori Ops, Francesca Rodolfo, Adriana Volpe, Maria Rosaria Della Corte, Allegra Sangiovanni, Francesca Corraro, Mimmo Mastrulli e Giovanni De Luca, che da sempre lo hanno sostenuto attraverso politiche sociali di successo. A fare gli onori di casa la promotrice dell’evento l’onorevole Souad Sbai, presidente del Centro Culturale Averroè, cittadina italiana originaria del Marocco. Motivo di vanto per la Puglia e per l’intero mezzogiorno la scelta del dottor Giuseppe Pierro, da oggi nuovo punto di riferimento anche circa tematiche di Pace, di più ampio respiro internazionale. La zona dove andrà ad operare Giuseppe Pierro sarà l’Albania ed il suo impegno sarà quello di creare sinergie culturali-politico-sanitarie-commerciali con l’Italia e gli altri Ambasciatori con l’obiettivo comune: Progetto Pace. Un contributo volto a diffondere la Pace nel Mediterraneo e nel Medio Oriente contro l’estremismo e il terrorismo.
L’incarico avrà durata di due anni da rinnovare per altri due.

«Sono molto onorato di questo riconoscimento, tra i più importanti della mia carriera – ha detto visibilmente emozionato Giuseppe Pierro -. La pace è una condizione sociale, relazionale, politica, caratterizzata da armonia condivisa e da assenza di tensioni e conflitti tra le varie parti. Un compito arduo per me, ma che sono sicuro di poter onorare al meglio. Senza guardare troppo lontano, essere imprenditore, avere a che fare ogni giorno con tensioni – seppur piccole -, con tante teste – sempre dalle idee discordanti – e tentare di far regnare comunque l’armonia nel luogo di lavoro, è quello per cui lotto e per cui mi impegno da 18 anni».

Pierro infatti negli ultimi tempi ha ricevuto in merito diversi riconoscimenti, in un mondo in cui gli imprenditori pensano essenzialmente ai profitti personali e aziendali, lui ha messo al centro del lavoro, il lavoratore, l’essere umano, la persona che, più di ogni altra cosa, con il proprio bagaglio, i propri studi, la propria esperienza, la propria serenità, contribuisce al benessere dell’azienda stessa. E poi il suo impegno nel sociale che da un anno ha formalizzato con la nascita di Ops.

«Essere stato nominato ambasciatore di Pace per me è un nuovo punto di partenza, non un semplice traguardo. È di certo un risultato che compensa tutti gli sforzi e i sacrifici fatti. E funge per me da stimolo, motivazione e incoraggiamento a fare sempre di più, al servizio di chiunque  ne abbia bisogno».