In data 19 novembre u.s. presso l’ASL BT, si è tenuta l’Assemblea Generale di tutto il personale area di comparto, convocata da tutte le Organizzazioni Sindacali Territoriali di categoria Cgil FP, Cisl FP, Uil FPL, FIALS, F.S.I. Usae, Nursing Up e dalla RSU ASL BT.

L’Assemblea Sindacale, molto partecipata, ha preso atto dello stato dell’arte del lavoro dei tavoli tecnici, appositamente istituiti per definire il Contratto Decentrato Integrativo Aziendale, in virtù dell’approvazione, dopo circa 10 anni di blocco dei rinnovi dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro del Pubblico Impiego e specificatamente del CCNL 2016-2018 sanità pubblica, sottoscritto il 21.5.2018 CCNL sostenendo i Rappresentanti Sindacali, tutti presenti in Assemblea e la RSU, a definire quanto prima lo stesso Contratto Decentrato Integrativo, al fine di regolamentare parte degli istituti contrattuali rimessi a tale livello di confronto e contrattazione e nel valorizzare le risorse umane e professionalità interne, al servizio dei cittadini, per un miglioramento collettivo della sanità pubblica sul territorio.

Rispetto poi, alla nota della Direzione Generale relativa al “blocco del lavoro straordinario”, seppur condividendone il monitoraggio del fondo di disagio preposto per l’anno 2019 che risulta essere già esaurito, rispetto alla garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza e per garantire continuità assistenziale, i sindacati hanno ritenuto condividere con l’assemblea, la nota inviata alla Direzione Generale Asl BT, quale “diffida e richiesta revoca” di tale disposizione.

A tal fine, l’assemblea approva e dichiara lo “stato di agitazione del personale” invitando le OO. SS. e la RSU nel voler proseguire le azioni di protesta, sino alla revoca di tale disposizione nonché recuperare ottimali e proficue relazioni sindacali che possano giungere quanto prima, alla definizione non solo del Contratto Decentrato Integrativo Aziendale ma elaborare nuovi ed innovati modelli organizzativi assistenziali così come richiamati dalle norme legislative e contrattuali, nazionali e regionali, per ricercare una soluzione al problema, che perdura nonostante anni di sacrifici del personale, complice anche il blocco delle assunzioni e turnover, determinando una carenza cronica delle dotazioni organiche, mettendo a rischio in piu’ occasioni, sia i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) che la Continuità assistenziale, assicurata e compensata negli anni, in maniera impropria, con lo stesso strumento del “lavoro straordinario”.