«Abbiamo chiesto all’Asl Bat un incontro risolutivo e siamo lieti che frattanto si sia provveduto ad una proroga tecnica per il 118». Il sindaco di Trinitapoli, Francesco di Feo, alza il tiro dopo che nei giorni scorsi aveva scritto all’azienda sanitaria regionale per lamentare le farraginose procedure di gara previste da un avviso pubblico che disciplinerà il servizio di emergenza ed urgenza.

Lo scorso 26 novembre, di Feo aveva raccolto le istanze di Misericordia di Puglia, Anpas, Croce Rossa ed Associazione Volontari e Soccorritori Casaltrinità, per chiedere un incontro risolutivo con i vertici della Regione Puglia, dell’Asl e col prefetto, Maurizio Valiante, presenti tutti i sindaci del comprensorio. Il vertice ci sarà il 9 dicembre prossimo, ma nel frattempo (con delibera Asl del 29 novembre) fino al 31 gennaio i livelli essenziali saranno garantiti, come chiesto dal sindaco di Feo, senza la paventata interruzione dal 1 dicembre.

«La postazione di Trinitapoli – avverte il primo cittadino – è a rischio e danneggia il diritto alla salute dei cittadini. Non abbiamo un ospedale, se per qualsiasi ragione venisse meno anche quest’unico presidio sanitario sul territorio, torneremmo indietro ad un “fai da te” quasi medievale che non dobbiamo consentire. Siamo certi che il nostro appello ad una pronta risoluzione non cadrà nel vuoto, nell’interesse di tutta questa comunità. Sventata l’interruzione, non abbasseremo la guardia».