«Sosterrò con piacere ed in ogni modo le associazioni di Trinitapoli che vogliono contribuire a ripristinare, riattivare e difendere la Casa di Ramsar». Il sindaco di Trinitapoli, Francesco di Feo, commenta l’iniziativa del mondo del volontariato casalino, dopo che a pochi giorni da Natale il centro di educazione ambientale alla Zona Umida era stato vandalizzato «da ignobili delinquenti».

Approfittando dell’assenza del gestore del Cea, Giuseppe Pavone, ignoti avevano approfittato per «devastare, deturpare e violentare – racconta il primo cittadino – un luogo di fondamentale importanza per la cultura dell’ambiente, che appartiene al demanio e che intendiamo acquisire al patrimonio comunale, così da garantire adeguata vigilanza».

La Casa di Ramsar è ormai da decenni nelle corde dei trinitapolesi: svariate attività, finanziamenti intercettati, iniziative condivise con le scuole, l’amministrazione comunale e le associazioni del territorio. Per questo, proprio queste ultime hanno inteso tendere apertamente una mano. «Sin da quando vi è stato l’increscioso episodio – spiega il sindaco di Feo – il Comune è intervenuto prontamente per fare la conta dei danni e predisporre un piano di interventi finalizzato a rendere subito funzionante la struttura. Alla luce della disponibilità delle associazioni, stileremo insieme un programma concertato diretto a riaprire e difendere questa preziosa struttura».