«Regione e Arca ci hanno abbandonati: nelle nostre case fa freddo e piove». Da Viale I Maggio si alza il grido d’allarme di alcuni di alcuni residenti del quartiere Unrra Casas, il complesso di edilizia sociale degli anni Sessanta, finalmente riqualificato negli ultimi anni, ma in maniera incompleta: mancano 28 case, sin qui dimenticate dall’Arca Capitanata. Qui, infiltrazioni d’acqua che rovinano mobili e vestiti, umidità persistente e freddo sono i principali problemi: infissi e tettoie, al pari di muri e caldaie necessitano di verifiche ed interventi di riqualificazione. Anche perché 18 palazzine (72 abitazioni) su 25 hanno fin qui goduto di un sostanziale restyling, per la soddisfazione degli amministratori comunali che hanno pressato. E anche di quelli regionali, a Trinitapoli sempre in parata trionfale alle inaugurazioni e nei periodi pre-elettorali.

I LAVORI INCOMPLETI | Dopo anni di insistenze dell’amministrazione comunale presso la Regione e l’ex Iaacp, dal 2011, le 25 palazzine di Unrra Casas sono state oggetto di un importante finanziamento che ha consentito una vera e propria rivoluzione urbanistica, sociale ed estetica in un quartiere un tempo periferico ed abbandonato. Oggi, anche con l’attivazione della biblioteca comunale (e prossimamente una casa per anziani nell’altro edificio a destinazione sociale), Unrra Casas si avvia a diventare elegante zona residenziale sociale.

I primi interventi, già dal 2011, videro una maxi-riqualificazione di 72 alloggi di proprietà dell’Arca Capitanata. Se il primo stralcio ha interessato 60 abitazioni in 15 palazzine da 4, quasi tutte assegnate ai legittimi assegnatari, la seconda fase ha riguardato altre 12 unità abitative divise in 3 stecche. Il terzo stralcio interessa le ultime 28 case nelle 7 palazzine in attesa di intervento.

LE ULTIME PALAZZINE FATISCENTI | Malgrado le insistenze comunali e dei residenti, dall’Arca Capitanata fanno orecchio da mercante. «Siamo testimoni di telefonate, lettere e fax di invito a prendere a cuore la nostra situazione – lamentano i residenti – ma ci prendono in giro. Anzi, ci è stato risposto con un irriverente ed ingiusto “fate quello che volete”». Nelle case è il degrado assoluto: muri sgretolati, cornicioni in bilico, sporcizia che si accumula nelle fessure aperte da acqua e tempo, danni che si moltiplicano. I residenti delle palazzine abbandonate si prodigano in interventi tampone autonomi, dispendiosi ma insufficienti. Ogni rassicurazione e grido d’aiuto cade nel vuoto lasciato da Regione ed Arca. E in Viale I Maggio rabbia, pericolo e sconforto crescono col disagio invernale.

«Il Comune di Trinitapoli ha tentato in ogni modo di velocizzare gli interventi di Regione e Arca – commenta l’assessore ai Lavori Pubblici, Giustino Tedesco – senza fin qui ottenere i risultati sperati. Ora non è più tempo di aspettare perché serve dare risposte immediate a questi cittadini: o Regione e Arca provvedono o adotteremo ogni provvedimento necessario e consequenziale».