Le amministrazioni comunali di San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli e Margherita di Savoia hanno dato vita a un coordinamento istituzionale sui Puc, i progetti di utilità collettiva di cui si è discusso nella riunione dell’Ambito tavoliere meridionale convocata a San Ferdinando stamattina. Nell’incontro è stato esaminato lo sforzo già compiuto in termini di programmazione e progettazione dai tre comuni dell’area ofantina ed è stato un momento utile di confronto anche per mettere in luce le incertezze che riguardano, per esempio, l’aspetto procedurale della vicenda che non è ancora andato a regime da nessun parte d’Italia. E non è completamente chiaro.

«Solo pochi giorni fa, le pubbliche amministrazioni sono state messe in condizioni di poter avviare l’immissione dei progetti nella piattaforma dedicata ma ancora non c’è nessuna chiarezza sull’armonizzazione delle procedure complessive. Siamo convinti che, per meglio far funzionare il sistema, sarebbe utile definire un atto di programmazione regionale (come suggerito anche dalle segreterie regionali dei sindacati confederali) che sancisca linee guida nelle quali richiamare la corretta collaborazione istituzionale tra Regione, Ambiti, Comuni e centri per l’impiego. Inoltre, è necessario che si tenti anche a ben orientare il coerente utilizzo della misura Red 3.0 con il RdC, reddito di cittadinanza, il primo della Regione, l’altro dello Stato. Questo approccio è necessario al fine di evitare distorsioni nell’attuazione dei progetti di utilità collettiva e per un utilizzo corretto dei fondi comunitari dedicati», spiega il segretario generale della Cgil Bat, Biagio D’Alberto.

«L’incontro è stato estremamente utile per diverse ragioni ma in particolare riteniamo che la cosa più importante che è emersa sia la grande volontà delle amministrazioni a mettere in cantiere le proposte elaborate. Il successivo confronto sarà legato alle disponibilità che i centri per l’impiego forniranno e sarà finalizzato a verificare le risorse umane e professionali utili per il decollo sostanziale dei progetti. Continuiamo a essere convinti che sia indispensabile immettere i percettori di queste misure di sostegno in un circuito virtuoso rilanciando competenze vere. Così, oltre che essere utili alla collettività, potranno anche acquisire competenze per ripresentarsi con successo nel mercato del lavoro quando ce ne sarà l’opportunità», conclude D’Alberto.