Salgono a sette le persone colpite da coronavirus nella provincia Bat, tra cui figurano tre coppie di coniugi. A Trani marito e moglie sessantenni, tornati di recente da Milano, sono risultati positivi ai test. Esattamente come accaduto ad una coppia di sessantenni andriesi di ritorno anche loro, nei giorni scorsi, dal capoluogo lombardo. Un uomo ed una donna sono stati contagiati dal coronavirus anche a Margherita di Savoia. Casi che si sommano al primo registratosi nella Bat dieci giorni fa, e che riguarda un 47enne barlettano residente a Trani. Sono 51, invece, le persone in isolamento domiciliare precauzionale.

Intanto in Puglia salgono a 90 i casi complessivi di coronavirus, 25 dei quali segnalati solo nella giornata di ieri nel bollettino quotidiano della Regione. Rimangono cinque, al momento, i decessi, tutti riferibili ad anziani con altre patologie gravi. Le province più colpite sono quelle di Brindisi e Foggia ma crescono i casi anche nel territorio tarantino. E’ risultata positiva al test una donna di Torricella, parente degli altri tre contagiati nello stesso paesino della costa jonica. Il sindaco di Massafra, Fabrizio Quarto, ha invece annunciato il contagio di una persona che lavora in città ma è residente a Taranto. In questa fase di espansione dell’epidemia ad essere sotto attacco è soprattutto il personale sanitario degli ospedali. Un medico in servizio al Miulli di Acquaviva delle Fonti è risultato positivo al test ed il pronto soccorso della struttura è stato costretto alla chiusura. Anche uno pneumologo ed un infermiere dell’ospedale di Ostuni sono stati contagiati dal covid 19. Ancora più problematica la situazione al nosocomio di Copertino dove i casi di coronavirus hanno riguardato un medico anestesista, un’infermiera, un dipendente amministrativo e la moglie di quest’ultimo.

L’Ordine dei medici pugliesi ha lanciato un allarme sulla carenza di dispositivi di sicurezza, ma dalla Regione giungono rassicurazioni. Alle aziende produttrici sono stati ordinati 500mila pezzi. I primi 20mila verranno distribuiti oggi alle Asl che li consegneranno agli operatori in prima linea, ossia personale del 118, del Pronto Soccorso e dei reparti di Malattie Infettive, Anestesia, Rianimazione, Pneumologia e Medicina Interna.